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lunedì 30 gennaio 2023

Ombre - 652

La Lega Calcio posta in rete una irridente manita, con la dida “Cinquina del Sassuolo a San Siro!”. Aspetta che sia rilanciata e poi la toglie dal sito. Ma non è un errore. Il calcio era retto da Galliani e Lotito, sia la Lega che la Figc, dall’area “bianca” che guardava a destra con Galliani, e a sinistra con Lotito, che si atteggiava a Popolare. L’equilibrio si è rotto con Lotito senatore di Berlusconi, dalla parte quindi di Galliani. In Lega, contro il presidente Casini, e in Figc col presidente Gravina e col Procuratore Chiné, è ora battaglia della sinistra, si fa per dire, contro la destra. Che però è al governo.
 
“Troppi fondi in nero per Ong, sindacati e associazioni”, spiega il sostituto Procuratore di Napoli Salazar al “Sole 24 Ore”. Si dice infine quello che da quarant’anni tutti sanno, dalla nascita del “terzo settore”: dietro la nobile facciata del volontariato stanno molti miliardi di soldi pubblici assegnati e gestiti senza controlli.
 
Nessuna ombra sull’arresto di Messina Denaro, assicura il Procuratore di Palermo De Lucia. E sarà vero: è stata allora solo solo inefficienza.
 
“La somma della spesa militare dei quattro grandi paesi dell’Ue” è “di 163,6 miliardi, cioè 2,5 volte superiore alla spesa russa”, calcola Sergio Fabbrini. Quella europea con la Gran Bretagna di 251,7. La spesa militare russa è stata nel 2021, nei dati del Sipri (Stockholm International Peace Research Institute), di 65,9 miliardi di dollari. Quella britannica di 88,1 miliardi, della Francia 56,6, della Germania 56, dell’Italia 32, della Spagna 19. A che fine?
 
“Nessun giocatore del Napoli è del suo livello”, dice Mourinho. Del Napoli che gioca il miglior calcio e segna molte reti. Di Dybala che la Juventus ha cacciato di squadra, regalandolo alla Roma come  un oggetto superfluo. C’è qualcosa, o molto, di oscuro nel calcio.
 
I giornali di Elkann a spada tratta difendono le intercettazioni libere. I giornali di uno che, in teoria, è sotto scacco in continuazione per via di intercettazioni nomale – selettive, discrezionali, diffuse illegalmente. A meno che. A meno che la difesa non sia di intercettazioni che colpiscono una parte della “Famiglia”, quella che porta ancora il nome Agnelli.
 
“Csm, primo vicepresidente di destra”. In 73 anni di attività del Csm repubblicano. I giudici sono dunque sempre governati a sinistra. E non sono stati buoni giudici, lo dicono tutti. Anche Mattarella, che è del Pd.
 
Il generale Petraeus, ex capo della Cia, che (non) ha vinto la guerra all’Iraq, contro gli sciiti iracheni, una minoranza, assicura che “l’esercitò russo potrebbe sgretolarsi”. (Non) vincerà neanche la guerra in Ucraina?
 
Zelensky silura mezzo governo come corrotto, per lo più di profittatori di guerra. Senza processi o prove, d’autorità. Si fa anche in Cina, ma lì c’è un partito Comunista, che “digerisce” le contese . E magari è vero, i silurati sono ladroni. Ma erano ministri e vice-ministri di Zelensky.
 
In Ucraina normalmente il presidente che vince processa e condanna la presidenza precedente. Ora la cosa si fa a metà mandato, e con i russi in casa. Una “purga”, titola il “Corriere della sera” – in vecchio stile sovietico. E in effetti così avveniva all’epoca: si facevano le “purghe” per lo più in guerra.
 
“Finché continuerà la guerra della Russia contro l’Ucraina, sarà difficile che il governo di Giorgia Meloni possa entrare in crisi o essere sostituito”. Diamine, e perché dovrebbe? Si pone il problema “Il Popolo” del Pd, se ne esiste uno? Il “Corrierino dei piccoli” grillino? No, il “Corriere della sera”. Informa i suoi lettori, che si vede sono in ansia di mandare a casa il governo che hanno appena eletto, che per ora non c’è niente da fare. Poi dice che i giornali nessuno li compra più.
 
“Pregi e difetti”, anche i difetti, non li nasconde Ferruccio de Bortoli nel ritratto dell’Avvocato Agnelli a vent’anni dalla morte, ovviamente apologetico. Ma non dice quali. Sì, portare i soldi nei paradisi fiscali. Ma farlo legalmente è anche un obbligo. Zero totale invece sulla Fiat, che l’Avvocato prese da Valletta come quarto gruppo mondiale, dopo le tre americane, e lasciò fallita. Solo intento a fare i bilanci ogni anno, cioè a pagare un dividendo alla Famiglia. Con le plusvalenze, o con i soldi pubblici. Con due soli modelli di successo dopo la Cinquecento e la Seicento ereditate: Panda e Uno-Punto. Dovute a un manager che però l’Avvocato licenziò, o Romiti. Le famiglie fanno bene alle aziende casalinghe.
 
Con Agnelli va anche Cuccia, il banchiere che si ricorda ora anche per le celebrazioni dell’Avvocato. Non ha “salvato” nessuna delle aziende cui ha messo mano, Olivetti, Montecatini-Edison, Fiat, e di nuovo Olivetti: un banchiere che non conosceva il mondo, i mercati.
 
Senza limiti lo squallore del giudice Borrelli, il Capo Procura di Milano, sodale del corrottissimo Di Pietro, rivela casualmente Cazzullo nella posta del “Corriere della sera”: “Mentre tutti pensavano e scrivevano che stesse trattando il rientro in Italia con il governo D’Alema e con la procura di Milano, Craxi diceva al telefono al cognato Pillitteri: «Io in Italia non rientro, preferisco essere operato qui in Tunisia, morire qui, essere sepolto qui»”. “Tutti” erano Borrelli, che col solito dire e non dire si lasciava presumere destinatario di una richiesta di grazia, e sovranamente annunciava che non l’avrebbe concessa. Tanto ludibrio sarebbe inimmaginabile, se non fosse vero. A Milano. Complici i cronisti milanesi.
 
Dunque, un vigile urbano su sei a Roma non va nemmeno a “lavorare”, manda certificati che lo dichiarano inidoneo al servizio. E cioè, da pensionare? Con l’Inail?
E gli altri cinque? I più escono in coppia, fanno tre o quattro multe nelle zone urbane non trafficate (non nelle strade commerciali, dove i vigili possono fare la spesa gratis, e quindi si può parcheggiare in doppia fila), e poi si imboscano. Corruzione? È la corruzione della corruzione: il posto di vigile urbano a Roma si compra.
 
L’editore Laterza organizza una tavola rotonda su “Stato e mercato”: chi crea (più) ricchezza? Con Boitani, Granaglia, Cassese e Vincenzo Visco, tutti Pd, più o meno di sinistra, più o meno statalisti – e tutti più o meno, eccetto la professoressa Granaglia, emeriti ottantenni. Cioè?
 
Juventus-Atalanta è la prima partita inibita ad Andrea Agnelli, neo condannato di Chiné. Agnelli, la madre di Andrea, però presenzia. E si fa fotografare con Elkann. Dopo le voci di dissensi tra suo figlio e il cugino erede dell’Avvocato. Non ci sono più le terribili “sorelle” dell’Avvocato, quelle che favorirono la retrocessione della Juventus per liberarsi di Moggi e Giraudo, specie Suni, il “maschio” della Famiglia. Il capitalismo familiare può essere umorale.
 
Il governo inglese è gestito da un anglo-indiano, indù, Sunak, primo ministro indicato da Zahawi, il presidente del partito, curdo iracheno rifugiato politico – già Cancelliere dello Scacchiere e ora sotto inchiesta per reati fiscali. E se la Brexit ha avuto il 2 per cento necessario per vincere dagli immigrati? Per contare a Londra? È una scemenza, naturalmente. Ma è una possibilità, se i Lord sono ora anglo-asiatici.

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