Composizioni brevi, spesso di distici accostati, per semplice casuale insorgenza di immagini. Di storie. Di cose. Una plaquette
che condensa, si direbbe, una vita. Di ricordi e di scoperte, di viaggio soprattutto. Ma come di una presenza immemore – del passare
del tempo, del tempo come fuga. Di esperienze e sensazioni le più disparate,
molteplici, e mai trapassate, ancora vive.
Maria Teresa, che
di mestiere fa la regista e l’attrice di teatro, ha lasciato fuori qui i
trucchi del mestiere. Per una poesia pulita, limpida. Di impressioni
fisiche, materiali. Suggestive nella semplice occorrenza. Per il solo fatto di
emergere, come di sorpresa. Una scoperta, incidentale (ingenua), o riflessiva (concentrata),
ma sempre meravigliata. Di eventi, cose, immagini, ricordi, personaggi che
emergono naturaliter, evocati come flusso spontaneo di coscienza.
Maria Teresa Di
Clemente, Sono arrivata al mare, gattomerlino, pp. 37 € 10
Nessun commento:
Posta un commento