venerdì 17 febbraio 2023

La maternità è il problema

L’ennesima stagione della serie monacale dei Bernabei è centrata sulla maternità – la serie è “monacale” per replicare il successo di “Don Matteo”, ma è in realtà femminile, di storie e problemi femminili, ambientati in un conento che è una casa famiglia molto laica. Non più sui problemi d’amore e lavoro delle convittrici, ma sulla maternità. Soprattuto sui problemi madre-figlia o comunque familiari: della madre che si impone alla figlia, della madre che delude la figlia che l’ha sempre ammirata, della figlia che si perde in reazione alla madre, etc.
La puntata di ieri sceneggiava le procreazioni difficili – oltre agli inevitabili conflitti madre-figlia. Della madre che abbandona il figlio in ospedale dopo averlo partorito con identità rubata. Delle madri giovanissime e inesperte. Chi ha dovuto rinunciare al bambino cui teneva perché gravemente malformato. Chi ha rifiutato la figlia al parto e poi l’ha ripresa e allevata. La ragazza drogata che partorisce per strada e lascia la figlia nel cassonetto. Tutti casi eccezionali, dovendone fare materie di racconto, ma comuni.
Nela seconda puntata di questa seconda stagione di “Buongiorno, mamma”, la mamma che si risveglia, accudita da figli e marito con pazienza e dedizione negli otto anni di coma, al miracoloso risveglio diventa subito problematica. In entrambi i casi tutto si risolve, o si risolverà, nel volemose bene che è la filosofia delle produzioni Bernabei (cui si devono entrambe le serie) – il Cristo ha sofferto per tutti. Ma è vero: la maternità è un problema. Oggi si direbbe “il” problema.
Francesco Vicario, Che Dio ci aiuti, Rai 1
Alexis Sweet, Buongiorno, mamma, Canale 5

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