giovedì 16 febbraio 2023
Secondi pensieri - 506
Amore – È tema da tempo slegato dalla sessualità, con la generazione del
Millennio (che non tiene la sessualità in grande considerazione), e nella
cultura generale (media, socia, editoria, la ex opinione pubblica). Anche se il
regime freudiano è sempre imperante, imposto dal mainstream americano,
in letteratura, cinema e psico-filosofia. Se ne occupano più persuasivamente da
un paio di decenni i preti ed è tutto dire. I papi Ratzinger e Bergoglio, ora
il cardinale Ravasi – dell’amore sessuale. Il cardinale ne può fare perfino il
tema dei suoi articoli, nella collaborazione giornalistica che intrattiene con
“Il Sole 24 Ore”, conservatore ma non troppo. Richiamandosi al solito al “Cantico
dei cantici”. Ma anche ai romanzi contemporanei. Si rifà, scrive, alla
“scrittrice tedesca Mariana Leky, che nel suo romanzo piuttosto vivace e
scanzonato ‘Quel che si vede da qui’”, fa dell’amore un ufficiale giudiziario,
quello che viene per espropriare. “L’amore ti coglie alla sprovvista”, questa
la citazione, “entra in scena come l’ufficiale giudiziario che si era
presentato a un contadino del nostro villaggio. Una volta entrato in scena l’amore
appiccica un sigillo su ogni aspetto della tua proprietà e dice: «Ora non è più
tuo»”. Il “Cantico dei cantici” è più raffinato, dice Ravasi, è femminista: “È
la donna a suggellare con la sua presenza la vita dell’amato”.
Alla
fine non resta che l’America – del Nord, quella latina è troppo precolombiana,
inguaribilmente. La costituzione e l’uso vogliono negli Usa la libertà senza
riserva di sovranità. Questa tradizione Kennedy ha accantonato, inserendo
l’America nella tradizione europea degli Stati. Proprio mentre in Europa lo
Stato-nazione fa bancarotta – è dell’Europa il tramonto dell’Occidente,
Spengler sbaglia perché il mondo pensa finito alle colonne d’Ercole.
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