È dura l’opposizione in Lettonia
Molti giornalisti
e giornaliste che da Mosca e San Pietroburgo si sono spostati-e in Lettonia per
fare meglio l’informazione contro Putin e la guerra, hanno a Riga più vincoli,
regole, controlli che in patria. Magari sono sospettati-e di essere spie. È
difficile essere liberi.
Però, è anche vero
che i lettoni non amano i russi, ancorché anti-Putin.
E che l’Europa si
è messa dentro un calderone bollente, accogliendo slavi, baltici e quant’altri fraternamente, come se non avessero il coltello
tra i denti - tra di loro certo, non più contro la Germania, come usavano.
Però, a quel che
si vede, non se la passano male, ancorché in Lettonia – niente a che vedere con
gli esiliati del fascismo o del nazismo. Questa guerra nasconde qualcosa.
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