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Ecobusiness predatorio
“Rispetto a vent’anni fa abbiamo 40 mila ettari di terreni
incolti in più”, Milena Sanna, Coldiretti di Grosseto: “Molti agricoltori hanno
chiuso l’azienda, esasperati dagli attacchi di lupi e cinghiali”.
Nella provincia di Grosseto (la “Maremma”) le aziende
agricole sono più che dimezzate: nel 1982 erano oltre 19 mila, nel 2021 ne sono
rimaste 9 mila. “Nello stesso periodo”, continua Sanna, “siamo passati da 24
mila ettari coltivati a frumento tenero per pane e dolci a poco meno di 4 mila,
e sono calati a precipizio i numeri di quelli coltivati a frumento tenero per produrre
pasta (-58 per cento) e a mais (-97 per
cento)”.
Ne riferisce Gianluca Monastra, “il Venerdì di
Repubblica”.
Milena Sanna sintetizza: “L’uomo scappa e cede il
passo alla natura, i predatori aumentano e altri agricoltori se ne vanno”.
Rapaci, predatori, transizione verde?
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