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Giallo morto - l'ultimo di Costanzo
Tutto è noto, in
una colonia di scrittori, sul mare, dove tutti lasciano la porta aperta, ma
soffocante, con da giallo a porte chiuse. Duecento fitte pagine su chi è o
potrebbe essere chi, e di alibi per l’ora del delitto. Che è tutto alla prima
riga: “Il cadavere senza mani giaceva in fondo alla chiglia di una piccola
lancia a vela”.
La ragnatela dei personaggi
e la geografia dei luoghi è così insistita, e complicata, che è inutile fare
supposizioni, sulla dinamica del delitto, sulle motivazioni, sui colpevoli –
bisogna solo “saltare”. Alla fine, la spiegazione del giallo, “alla Poirot”,
qui in foma di confessione, prende almeno venti anche loro fittissime pagine.
Il segreto del giallo
sarà di farsi leggere (catturare l’attenzione), anche se lambiccato, o troppo verboso
- le parole, non costano? In questo caso è però faticoso. È antipatico perfino
Dalgliesh, “il ragazzo prodigio di Scotland Yard”, motore di molti gialli dell’autrice,
benché alto, giovane e bello: teme che la fidanzata gli entri in casa, non si commuove
per i genitori di bambina uccisa, mentre risolveva questo caso ha scritto e pubblicato
un libro di versi, e va in acanza da una zia. Il detective dev’essere fuori norma,
vedi Montalbano – un po’ misogino?
P.D.James nel 1962
era già aggiornata, o precorreva i tempi: l’omosessualità è proclamata, maschile
e femminile, e le ragazze sono molto libere, si direbbero maschili.
Il morto è uno
scrittore di gialli.
La riedizione si
segnala giusto per la paginetta finale, l’ultima?, del direttore della collana,
Maurizio Costanzo.
P.D.James, Per
cause innaturali, Giallo Mondadori Classici, pp. 223 € 6,90
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