La guerra degli Stati Uniti contro l’Europa
Abbiamo avuto un
Francia-Germania per un secolo e mezzo al cuore dell’Europa, dalle guerre
napoleoniche a Hitler, avremo un Russia-Ucraina a tempo indeterminato. Nessun governo
ucraino dopo Zelensky accetterà l’amputazione di Donbasss e Crimea, nessun governo
russo dopo Putin rinuncerà. L’Europa resterà amputata di materie prime e difesa,
una brava piccola fabbrica di oggettistica, forse inventiva, comunque
necessaria a sopravvivere. L’esito dei trent’anni di pensiero unico è questo, l’Europa
è destinata alla sopravvivenza, non di più – se ci riesce, perché la concorrenza
manifatturiera è sempre più vasta e agguerrita.
La storia si
ripete? Si e no. In questo fatto – la guerra - è stata creata, artigianalmente.
Con cura, con abilità. Sul terreno cioè di quello che l’Europa vanta come suo brand,
la creatività. Gli Stati Uniti volevano separare, da trent’anni, dalle presidenze
Clinton, la Russia dall’Europa, e ci sono riusciti. Una guerra che hanno vinto,
contro Fortress Europa, senza combatterla, senza un solo morto – l’unica guerra
che hanno vinto in mezzo secolo.
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