lunedì 6 marzo 2023

Ombre - 657

La Cassa Depositi e Prestiti (lo Stato) assolutamente vuole la rete telefonica Tim, a qualsiasi prezzo. Una rete che Tim ha gestito male e malvolentieri. Una ricostruzione della Tim privata avrebbe, a naso, dell’incredibile: una “vera storia” delle privatizzazioni dei servizi essenziali.
Ora, dopo un quarto di secolo e molti guasti, come per le autostrade, si va a una ri-pubblicizzazione, a caro prezzo. Sarà l’ultimo regalo al “mercato”?
 
Il papa ribalta i filoscafisti e dà ragione a Giorgia Meloni: è uno scandalo che s’imbarchino dieci, cento bambini. Naturalmente non è vero, non è così che vanno le cose, il papa ha un ministero degli Esteri minimamente efficiente e sa da molto tempo, da sempre, come vanno le cose in questo mercato dei migranti. Che sfrutta i motivi umanitari prendendoci per scemi. Prendendo alcune anime buone per scemi.
 
Il problema vero è: come mai il papa che meglio di tutti sa, da sempre, come vanno le cose in Africa, o l’Italia, o l’Europa ancora meglio, in venti anni o quasi da quando c’è la tratta dei clandestini, non hanno fatto nulla per un’immigrazione regolare, a condizioni e costi normali. Umani.
 
Fanno sempre senso le cifre del reddito di cittadinanza, di due milioni e mezzo di italiani, per lo più venti-trentenni, che “non trovano lavoro”. Quando si vive a contatto quotidiano con taciturni filippini o chiacchierone “donne dell’Est”, perpetuamente al cellulare per “drizzare” da remoto mariti ubriaconi e figli sventati, non rifiutare nessun lavoro pur di guadagnarsi i 600 euro che i redditieri di cittadinanza hanno gratis. C’è un che di malato, non in chi si gode la pensione di Stato, ma nell’opinione pubblica: sociologi, psicologi, politici, giornalisti. L’Italia è malata, e felice di esserlo.
 
Il price cap del gas, che sarebbe stato, è stato, la bandiera dei governi italiani, di Draghi e di Meloni, a Bruxelles non è servito a nulla. Nel senso che il prezzo era già sceso sotto il cap, e tale è rimasto, ma non per paura: c’è sempre troppo gas in giro, anche togliendo dal mercato la Russia.
 
Assise pre-elettorale nel Maryland del Conservative Political Action Committee, dei Repubblicani americani puri e duri, con folta partecipazione internazionale di partiti fratelli. Compresi i Conservatori e Riformisti Europei di cui è presidente Giorgia Meloni – ha mandato nel Maryland una delegazione folta di 40 rappresentanti, guidata da Italo Procaccini, europarlamentare Fratelli d’Italia. Da presidente del consiglio Meloni avrà una visita non facile, la sua prossima all’estero, che farà al democratico Biden. Ma ha terreno fertile con il sostegno incondizionato a Kiev, insieme con quello della Polonia, altro governo dei suoi Conservatori, e con quello della Estonia di Kallas, ben di destra benché apparentata in Europa con i Popolari.

Hanno rapito Moro, Luciano Violante lavora al ministero di Giustizia, coordina le Procure che si occupano di terrorismo. Il Partito lo convoca. A una riunione ristretta, “c’erano 4 o 5 persone”, sul “dilemma se trattare o no”. Tocca a lui, Berlinguer lo interpella. “Risposi che il problema era loro”, del Partito. Ma che “scendere a patti col nemico non era facile né opportuno”. Cioè, la morte di Moro in qualche modo decretata da Violante. Che di Moro era stato, ha spiegato nella stessa intervista a Gnoli sul “Robinson”, allievo a collaboratore, traendone grandi lezioni di etica, personale e politica.
Ci sarà una patologia legata alla funzione giudiziaria.
 
Erede di Cariplo e Commerciale, la popolazione bancaria probabilmente più innovativa ma anche più coriacea, personalmente, dura a morire, Banca Intesa è il groppo bancario che più stringe la camicia di contenzione tecnologica sui suoi correntisti. Che non è una semplificazione ma una correzione e una costrizione, anche complicata. Abolire l’assegno, per esempio, che aveva ed ha una molteplicità di funzioni, col bonifico. Come già l’abolizione del personale di banco con terminali complicati come una console d’aereo. Si dice per risparmiare, ma non per il correntista – e forse nemmeno per la banca, considerando il cambio continuo di tecnologie - e il costo, comunque, dei controlli sugli automatismi.
 
Fa ricorso a Juventus contro la decisione balzana della Corte d’Appello della Figc, la federazione del calcio. Su motivi procedurali e di civiltà giuridica. Mentre la condanna era ed è politica, come questo sito spiegava a suo tempo
http://www.antiit.com/2023/01/le-manone-della-pdc-sul-calcio.html
Sarà interessante vedere se il nuovo corso Pd agiterà le acque “democristiane” della Figc e delle Sue Procure. O se queste sono “democristiane” di Berlusconi, cioè del Milan e di Lotito.
 
Non c’entra nulla, naturalmente, ma è curioso ricordare che la scelta di Schlein, che se è qualcosa di preciso è una scelta contro il Pdemocristiano, fosse indirettamene nelle “antevisioni” di questo sito, a proposito del potere nel calcio – come nell’istruzione, le Poste, la ricerca scientifica, dal Cnr all’Asi, l’energia. E nel Pd, nella lunga lista di Letta, Franceschini, Renzi, Gentiloni:
http://www.antiit.com/2023/01/le-manone-della-pdc-sul-calcio.html
 
La popolazione non cresce, anzi diminuisce, e tra i giovani, sotto i 30 anni, uno su dieci, il 10,7 per cento su un totale di 1,8 milioni, ha scelto di vivere all’estero – lavora o studia all’estero.
In testa nella fuga le regioni del Nord. Tra il 2019 e il 2022 i trasferimenti di residenti all’estero sono stati in Lombardia: Milano + 18 per cento, Mantova 40, Lodi 34,5, Cremona 32,9, Brescia 32,2. In Veneto: Venezia + 23,1 per cento, Rovigo 39,7. In Emilia: Bologna + 26, 3 per cento, Reggio E. 31, 5.
L’emigrazione non è più un fatto di bisogno ma di attrattiva, di convenienza. L’Italia non attrae più, nemmeno gli italiani, che pagano volentieri lo scomodo di cambiare lingua, ambiente, abitudini.
 
Casalino che ama Baudelaire, e in particolare la sua poesia “Madame Bovary”, o non sarà Butterfly?, e dice di essere stato “portavoce del governo”, non è un’eccezione, in questi tempi di Isola dei Famosi. Ma portavoce, anzi “stratega della comunicazione”, come dice, di Conte, questo sì, lo è stato e lo è. L’ignoranza al potere, bel tema.

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