domenica 12 marzo 2023

Ombre - 658

“Ricordo il 1964”, dice Enrico Mentana a Cazzullo sul “Corriere della sera”, quando doveva avere una decina d’anni, o nove: “L’Inter vince al Prater la sua prima Coppa dei Campioni, e vengono inaugurate la metropolitana di Milano e l’Autostrada del Sole. È l’anno in cui in Italia nascono più bambini nella storia”. Anni di cui non si fa la storia, perché erano quelli del centro-sinistra, quello vero.
Nel 1970, continua Mentana, “entrò in vigore lo Statuto dei Lavoratori, fu approvata la legge sul divorzio”.
 
Pensare a una pace tra Iran e Arabia Saudita, a chi poco poco conosce il Medio Oriente, era ed è impensabile. Per un’ostilità secolare, a partire dalla denominazione del mare, Golfo Persico per secoli e poi, dopo l’ascesa dei Saud nel cuore degli Stati Uniti (contro l’Inghilterra…), Arabico. La pace risulta ora fatta per la mediazione della Cina. Sempre più l’Occidente, tanto potente e minaccioso, conta meno?
 
La Silicon Valley Bank fallisce dopo una serie di infortuni, nel 1992 e nel 2001 - oltre al 2008, come tutte le banche. Ma senza alcuna sorveglianza delle autorità di controllo. Reagan quarant’anni fa ha ridotto le regole, e da allora non c’è verso, il mondo deve restare appeso al “mercato” americano. Non è una buona bandiera di libertà. E non è nemmeno eludibile – non vi si può sottrarre.
 
Le banche italiane, a partire dalle più grandi, Intesa, Unicredit, assicurano di non averci nulla a che fare. Ma come è possibile – forse con la Silicon Valley? Come è possibile non “fare affari” con le banche Usa, per quanto deregolamentate – anzi, proprio per questo? La banca come un  token  di Borsa, una fiche al casinò.
 
L’uso del pos è costato in un anno 5 miliardi, stima la Confesercenti, a carico soprattutto dei piccoli esercizi, familiari. Se anche il costo sia stato un miliardo, bell’affare per le banche del pos. È il fascino dei maghi furbi, Monti, Grillo e Draghi? Il tifo dei media è tanto facile da accendere- la stupidità è così diffusa?
 
Quanti erano a Cutro per manifestare “in difesa” dei migranti? Forse nemmeno i capi delle tante ong che ci vivono sopra. La questione migranti sarà stata la più grande manifestazione di ipocrisia. Di destra e di sinistra indifferentemente. Mentre tutto è chiaro. Per 9-10 mila euro a clandestino, e un milione di irregolari l’anno nel solo Mediterraneo, i migranti sono un mercato mafioso che fa concorrenza alla droga, con meno rischi di carcerazioni e condanne. Compreso il ruolo dei benefattori, che l’affare rendono sicuro - la colpa è solo dei governi.
 
Curiosamente, nelle tantissime pagine sul naufragio di Cutro, nessuno ricorda quello che più fece sensazione, l’11 ottobre 2013, al largo di Lampedusa, detto della “strage dei bambini”, perché fra i circa 200 morti ci furono “almeno sessanta” bambini. Strage di cui l’Onu (Comitato dei Diritti Umani) ha stabilito due anni fa la responsabilità dell’Italia. Mentre la solerte Procura di Agrigento non aprì nessuna inchiesta. Perché c’era il governo Letta?
 
Cinquemila salvataggi in mare in un giorno, tra Lampedusa e Crotone, e niente, non si leggono e non si vedono che dubbi e sghignazzi sulla Guardia costiera, la Guardia di Finanza e la Marina. Ci può stare, i balordi esistono - non sapere quanto sono complicati e delicati i salvataggi, l’abbordaggio, il trasferimento uno per uno, i malati, etc., l’intelligenza non è per tutti. Ma perché dovrebbero essere di sinistra?
E ancora e di nuovo, è possibile che a sinistra non si capisca cos’è questo mondo dello s? Capirlo non è difficile, ma la supponenza pure non è rara.
 
Lo stesso giornale che tormenta l’Italia con la crudeltà contro gli immigrati, “la Repubblica”, incensa il primo ministro inglese Sunak che lo ha onorato di una intervista esclusiva, per vantare la sua “durissima legge contro coloro che sbarcano irregolarmente in Inghilterra”. È solo questione di logge?
 
Squalifica ovviamente confermata all’allenatore della Roma Mourinho dopo la sospensione per la partita contro la Juventus. Una procedura inedita e irrituale, opera dello stesso Chiné, il Procuratore della “giustizia sportiva”, lo stesso della condanna della Juventus. Sembra impossibile, ma è così: il calcio giocato è solo un’apparenza, la materia in Italia è poco chiara – chi è Chiné? chi è Gravina? chi fa le partite e perché?
Andare allo stadio era un piacere, ce l’hanno tolto. Ma anche pagare l’abbonamento, perché, per arricchire Gravina? i suo amici di Dazn?
 
Il Tar del Lazio, per la penna del suo presidente, mette in berlina il Chiné superlegista del calcio. Cioè, non si capisce cosa intende, ma si vede che gli dà un calcio in bocca. Elegantemente, tra persone di studi. Chiné risponde con una prosa che Manzoni non avrebbe saputo inventare. Lo fa per ridere? Con la patente del superlegista – a Roma nulla si fa senza Chiné?
Uno che ha rifatto un processo per lo stesso reato per cui aveva deciso l’assoluzione – una improcedibilità che è la base del diritto, da asilo infantile?
 
Tutti eroi, ogni morte si vuole eroica, o santa – “santo subito”, “eroe” sono i proclami. Deformazione giornalistica, semplificazione. Ma è l’antidoto della precarietà; l’epoca più ricca del mondo, e anche relativamente in pace, c’è solo una guerra, seppure dentro l’Europa, è insicura, ha bisogno di certezze. Il mercato non è una soluzione?
 
Crescono le preoccupazioni di esperti e istituzioni, per primo il Fondo Monetario Internazionale, solitamente guardiano dell’ortodossia monetaria, per le politiche monetarie eccessivamente restrittive della Fed americana e della Bce – dette “violente e rischiose”, non di meno. Ma non c’è resipiscenza nei banchieri centrali, Lagarde come Powell. La strategia antinflazione ridotta a colpi di tassi di sconto del 2 e 3 per cento annuo, senza nessuna cura per le condizioni sottostanti, di produzione, distribuzione, approvvigionamento, consumi, è solo insensata, da burocrati. Il governo dell’Occidente è un po’ malato – non solo le banche americane.
 
Il presidente cinese Xi Jinping in persona accusa il presidente Biden  di perseguire “una strategia di accerchiamento, contenimento e repressione” contro la Cina, “che ha causato problemi senza precedenti al nostro sviluppo”. Che sarà una excusatio ma è anche la verità. L’Occidente va come il ballerino Biden – cammina saltellando.
 
La giudice Zanda che a Firenze si rese famosa per avere teorizzato che i vaccini anti-covid modificano il dna, si specializza post-covid nelle cause di Renzi: lo condanna sempre. Dell’ultima sentenza, in un procedimento di Renzi contro il “Corriere della sera”, il giornale ha riferito con dovizia e coloritura. Eccetto il più colorito dei fatti, che la giudice è anche biologa per diletto, e teorica combattiva dei no wax. Alle giudici benevolenti non si guarda in bocca.

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