domenica 2 aprile 2023

Ombre - 661

“Mi è spesso stato chiesto”, dice Thatcher in un’intervista immaginaria ricostruita da Fulvio Cammarano su “La Lettura” con brani tratti dai suoi libri, “come ci si sentiva a essere un primo ministro donna.  Io ho sempre risposto: «Non so, non ho mai sperimentato l’alternativa»”. La domanda era maschilista? O femminista?
 
Il Corriere della sera” apre l’incriminazione di Trump, un fatto grave di diritto costituzionale e di scontro politico, in regime di libertà legale, con un’intervista alla pornostar che da alcuni anni ci marcia, proponendosi per interviste a pagamento ai giornali, e cause civili per danni - che inevitabilmente perde (ma agli avvocati a percentuale, contingency lawyers, sono in America falangi). Paghiamo il giornale per un’intervista pagata, a una pornostar, per una difesa della democrazia, e dei diritti delle donne? Per sprezzo del ridicolo, e del lettore?
 
Una ricattatrice mette a rischio la pace in America, e la stessa funzione democratica - nonché la pace razziale, il suo patrono essendo un giudice afro-americano – dopo essere stata rifiutata da altri tribunali. Si dice che la democrazia americana è in crisi, ma lo si dice da molto tempo. Da Nixon, da Reagan, da Trump. Minata da complotti a ripetizione. Da ultimo un Russiagate commissionato a una ex spia inglese dalla Fondazione Clinton. Di più lo è all’esportazione. Nel Kosov, in Afghanistan, in Iraq, in Egitto, in Libia – ma anche in Italia: pagava la Democrazia Cristiana, ha combattuto Craxi, ha spiato tutti i governanti degli anni Duemila.
 
Il giornale “la Repubblica” è angosciato per lo smashburger (?) di Bastianich, se è buono oppure no. Confronta, e fa confrontare dagli specialisti, quello servito a Roma all’apertura di apposito locale, con quello che si serve nel locale di Milano già attivo. Ma una volta, non molti anni fa, quando fu introdotto da MacDonald’s, l’hamburger non era cattivo – grassi, unto, puzze? E americano poi.
 
“È troppo rischioso tentare il furto nel corridoio principale della stazione” Termini, spiega lo stesso giornale, presidiato dalla polizia, “allora le giovani rom costrette dai loro mariti a rubare per mantenere la famiglia….”. Costrette dai mariti? A rubare “per mantenere la famiglia”? Si fa il giornalismo in clausura, nei conventi buoni?
 
Crozza ridicolizza Fitto che dice che alcuni progetti Pnrr vanno rivisti, altrimenti impraticabili, Nel mentre che da Bruxelles si fa sapere che già sono stati analizzate e approvate le prime revisioni predisposte da tre paesi (tra essi Francia e Germania, n.d.r.), e che quando l’Italia presenterà i nuovi piani, questi saranno valutati per la loro fattibilità. Il tema non è da ridere insomma. Nemmeno Fitto – se non per un difetto di pronuncia che Crozza involgarisce come difetto “meridionale”. Ma fa scompisciare il pubblico. Un pubblico del Pd? I giovani non sanno “un cazzo”, per parlare come Crozza? E per chi fa un comico allora la satira?
 
Nel 1991, a Londra, “al G 7 prevalse la linea degli Stati Uniti e del Regno Unito: l’Occidente si rifiutò di concedere a Gorbaciov un prestito intorno ai 500 milioni di dollari”, racconta a Montefiori su “7” l’ambasciatore Baldini, già consigliere diplomatico di Craxi. Al g 7 di Tokyo, due anni dopo, “l’Occidente che aveva rifiutato mezzo miliardo a Gorbaciov ne concesse sette a Eltsin”, per “attuare il mercato”. Eltsin che aprirà la strada alle mafie, agli oligarchi, e poi a Putin, l’inevitabile uomo d’ordine.
 
Agli ottant’anni, Baldini si concede qualche indiscrezione. Dopo Sigonella, “a palazzo Chigi l’ambasciatore americano Maxwell Rabb venne a parlarmi pretendendo che consegnassimo loro Abu Abbas, pur senza alcuna prova della sua colpevolezza. Al mio rifiuto Rabb mostrò i pugni dicendo: «La pagherete!»”.
 
Von der Leyen si accorda con la Germania per i motori a scoppio nell’età dell’elettrico. E con Macron per andare in Cina. Cioè? Meno male che non c’è più la Gran Bretagna: si sarebbe accordata con Sunak per il nucleare, o col re Calo III? Non è un’Europa a due velocità, non è niente.
 
“Bill Bryson, giornalista e scrittore statunitense, è autore del celebre libro ‘Una passeggiata nei boschi’, in cui svela paradossi e meraviglie dell’arte di camminare”. E si vede in fotografia camminare in campagna con le mani in tasca. Camminare con la mani in tasca? In campagna?
 
Sconcertato dalla Svizzera, che rimborsa gli azionisti (arabi) della banca fallita, ma non gli obbligazionisti, e dalle banche americane, un quarto delle quali non assicura i soldi dei depositanti, Ferruccio de Bortoli si chiede: “Perché le democrazie rappresentative non riescono a domare questi eccessi?” Come perché? Perché saranno pure rappresentative ma non democratiche – chi ha soldi si paga l’opinione con i media, e con i contributi volontari e le fondazioni quelli che fanno le leggi, parlamentari e governanti.
 
Pia Klemp, la comandante della nave “Louise Michel” adattata da Banksy al soccorso ai migranti nel Mediterraneo, sotto processo in Italia per traffico di immigrazione clandestina, è premiata a Parigi, così come già Carla Rackete, con un’onorificenza dal Comune di Parigi. Dalla Francia, cioè, che gli immigrati persegue a fucilate nelle Alpi Marittime, e tiene prigionieri in un lager a Calais. C’è molta ipocrisia in questa “avventura”, a danno soprattutto delle donne africane – arrivano più donne che uomini”, dice il medico di Pantelleria, “soprattutto gestanti”.

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