Quanti calci al calcio
Serata tranquilla
a “Report”, dove si dicono come ovvie cose turpi. L’ex dirigente della Juventus
Moggi, radiato dalla professione per corruzione, spiega che su 170 mila
intercettazioni, solo 25 riguardavano la Juventus, il suo operato.
Non c’era nessun
atto di corruzione degli arbitri a carico della Juventus, neppure un pranzo o
una cena – solo un biglietto omaggio in tribuna, e una maglietta. In compenso,
l’allora designatore degli arbitri Bergamo racconta in trasmissione di una cena a casa Moratti,
cioè dal presidente dell’Inter.
Moggi può anche
dire: “Berlusconi mi aveva avvisato che mi stavano intercettando ma mi disse di
non preoccuparmi perché non c’era nulla di penalmente rilevante”. Berlusconi,
cioè Galliani, cioè il potere non tanto invisibile del calcio, oggi come
allora, della Federazione e della Lega, “sapevano”.
E a proposito di pranzi
“Report” si è dimenticato di ricordare che l’uomo del Milan per gli arbitri, “addetto
agli arbitri”, questa la sua qualifica, il ristoratore Meani, parlava e s’incontrava
settimanalmente con l’arbitro Collina. Il quale parlava anche con Galliani –
finirà con un contratto pubblicitario Opel, che sponsorizzava il Milan.
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