mercoledì 24 maggio 2023

Appalti, fisco, abusi (228)

“Giustizia allegra” dice Gramellini quella sportiva - “il folle andirivieni della giustizia sportiva”, tra 9, 10, 11 e zero punti di penalizzazione, a giorni alterni. Mentre invadono il campo i cronisti giudiziari, con le loro folli riforme, architetture di chi li manipola con le indiscrezioni. Ma chi sono Gravina, Chiné, Raiola (Raiola? Montecarlo?), i “giudici” dei vari tribunali calcistici? Basta scorrerne i curricula: sono il corpus romano-democristiano, il piccolo potere immarcescibile. Dal Coni alla Figc, alle altre federazioni sportive.
 
Il Tribunale di Ida Raiola sedeva da remoto, ognuno al televisore. Ha giudicato sparso, senza memorie scritte, non erano ammesse. Il Procuratore Chiné ha parlato (“sbraitato”, dicono alcuni) per un’ora. Che allo schermo è un tempo interminabile. Chiedendo non si capiva bene che cosa, ma sicuramente un punto in meno, un punto in meno, che la Juventus venisse rubricata in classifica dietro la Roma…. La presidente Raiola ha lamentato di non averci capito molto – “una memoria scrita avr ebbe aiuttato”. Che c’entra la giustizia?
 
Basta una scorsa alle bollette, cambiando operatore, per vedere, palese, un cartello, dietro la liberalizzazione dei mercati: dei telefoni (rete fissa) come dell’energia, luce e gas. La tariffa è, dietro le diversioni promozionali, la stessa.
I cartelli sono poibitissimi. Ma né le autorità di settore, Agcom e Arera, né l’Antitrust intervengono. In una situazione incancrenita ormai da un venticinquennio.
 
Il mercato libero è solo del tormento quotidiano di telefonate di procacciatori di contratti. Senza che l’Agcom, o il Garante della Privacy, sanzioni queste scorrettissime intrusioni. .  
 
La CO2, “l’elemento antropico”, è colpevole solo del 2 per cento dell’inquinamento dell’aria, certifica Franco Prodi, l’ultimo degli accademici fratelli Prodi, “fisico delle nubi”: “Conosciamo poco il sistema clima: di certo però il riscaldamento del pianeta non dipende al 98 per cento da noi, questa è una fesseria” – c’entrano il sole, gli altri pianeti, la gravitazione.
Il change, la transizione, è solo un diversivo industriale e commerciale, per far comprare al mondo intero un’auto nuova, a prezzo raddoppiato. Senza beneficio per l’ambiente, addizionando i fattori, soprattutto produzione e smaltimento delle batterie, e produzione di elettricità, fossile o rinnovabile - l’eolico modifica la circolazione dell’aria, i pannelli solari (le centrali) consumano, letteralmente, il territorio.

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