Feynman, la Fisica spiritosa
Lightman,
un fisico anche lui, ricorda Richard Feynman, il Nobel per la Fisica 1965, a 47
anni, pioniere del computer quantistico, coniatore della nanotecnologia, concetto
e pratica, scrittore brillante e vivace, per “il suo stile”, o modo d’essere: “cocciuto,
irriverente, grezzo, incolto, orgoglioso, scherzoso, intensamente curioso, e
molto originale in praticamente ogni cosa che facesse”. Incolto no, e nemmeno
grezzo: i suoi libri, che si continuano a vendere, lo dicono il contrario.
Anche ottimo scrittore: i suoi libri “da banco”, briosi, perfino umoristici, e precisi,
hanno rianimato gli studi di Fisica, in America e fuori.
Un
saggio del 17 dicembre 1992, per i cinque anni della morte di Feynman nel 1988,
settantenne, sulla vita, il lavoro scientifico e matematico, e il “personaggio”.
L’inizio della mitizzazione di “un genio matematico la cui propensione per
comportamenti eccentrici hanno prodotto centinaia di «storie di Feynman», che i fisici si passavano di bocca in bocca”.
Alan
Lightman, The One and Only, “The New
York Review of books”, free online
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