mercoledì 17 maggio 2023

Il debito del Terzo mondo è con l’ex Terzo mondo

Il “World Economic Outlook” del Fondo Monetario Internazionale cambia la geografia dei prestatori mondiali: l’ex Terzo mondo ha rapidamente preso il sopravento in in trent’anni, anche meno. Una parte del Terzo mondo ora finanzia il Terzo mondo residuo, principalmente in Africa, con diramazioni sparse in Asia e America Latina.
Nel 1996 al Club di Parigi (Europa occidentale, ma con dentro la Russia, Stati Uniti, Canada, Australia, Israele, Corea del Sud, Giappone) faceva capo il 39 per cento del debito estero bilaterale. Oggi la sua quota è ridotta al 12 per cento. Mentre la Cina, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi, cui nel 1996 faceva capo l’8 per cento del debito estero, ora ne controllano il 22 er cento. Ed è raddoppiata la quota del debito pubblico estero detenuto da soggetti privati, dall’8 al 16 per cento.
La quota restante fa capo alle istituzioni multilaterali: Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, banche regionali o settoriali per lo sviluppo.
La Cina è il primo creditore singolo. Specie dei paesi in via di sviluppo, con i quali vanta circa mille miliardi di dollari di prestiti - la “Via della Seta” si è rivelata una formidabile rete finanziaria.

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