lunedì 29 maggio 2023

Inno sommesso alla vita – alla famiglia

Un film forte, sugli affetti genitoriali, familiari. Costruito su un fatto avvenuto in Sicilia. Dove a una madre insorge accidentalmente il sospetto che l’ultima sua figlia, ora di sei anni, cucciola amatissima, soprattutto dal padre, nata una notte di Capodanno, sia stata scambiata nella nursery. Un barlume, una ipotesi come un’altra, che diventa un’ossessione. Ma viene confermata dalle analisi, del sangue prima e poi del dna. L’altra coppia viene coinvolta, restia a dare corso a questa che è diventata una mania. Le due bambine alle elementari intanto sono diventate inseparabili.
Il film segue lo svolgimento della vicenda, negli aspetti giuridici e affettivi, psicologici, diversi e anzi conflittuali nelle due madri. Fino alla conclusione, che pare sia stata positiva: di costituire una sorta di famigilia allargata, dove c’è posto per tutti gli affetti, anche per le - e delle - figlie-non-più-figlie.  
Un caso pirandelliano, del figlio sbagliato. Che si sarebbe potuto prestare alla delegittimazione della famiglia, nel quadro dei “diritti” o del
no gender - che senso ha la “genitorialità” (la maternità, la paternità?). E forse in questa ottica è stato programmato. Ma Porporati lo svolge in dolcezza. Con le bambine, che non è difficile, ma anche con i genitori, soprattutto i padri, e col Tribunale dei minori, qui specialmente saggio e prudente, trovandosi di fronte a un caso “salomonico”. Anche le figure marginali, l’avvocato, i nonni, i compagni di lavoro, defibrillano, partecipi e insieme saggi.
Le tensioni si sciolgono quando l’altra madre, che aveva difficoltà a procreare, rimane di nuovo incinta. Un inno sommesso alla vita.
Andrea Porporati, Sorelle per sempre, Rai 1, Raiplay

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