La forza del potere
Perché
Erdogan, che governa male e malissimo, s’interrogano i giornali, vince sempre le
elezioni? La correttezza delle procedure di voto non viene messa in dubbio, la
Turchia e l’islam sono larga parte del Grande Oriente, e quindi dell’opinione cosiddetta
laica: non si discutono. Ma i fatti sono: inflazione senza limiti, arresti e condanne
senza limiti, dopo avere purgato Procure, tribunali e università, anche di
oppositori miti, islamizzazione forzata di un paese che da un secolo si voleva
laico, corruzione familiare e personale, fino a un palazzo di 1.150 stanze, l’odio
di Smirne, e ora anche di Istanbul, di cui pure è stato sindaco.
È
uno che avrà delle qualità, che però non si vedono, non che se ne sappia. È un self-made man, ma alla maniera di Di
Maio, che vendeva le bottigliette nell’intervallo della partita del Napoli.
Erdogan vendeva ciambelle in strada. E gli studi ha limitato alla scuola
coranica.
E
dunque? Si sottostima, non si capisce, il potere corruttivo del potere. Che è la
forza dei regimi – le tante analisi del fascismo, anche le più recenti e
aggiornate, della sua durata, non la considerano, mentre è sotto gli occhi di
tutti. In piccolo – ma quanto piccolo? - si vede anche nella storia della Repubblica,
dove il vecchio potere degli “amici”, di sacrestia, dura imperituro, sotto tutte
le forme istituzionali e politiche, magari chiamandosi Pd, o Forza Italia, e
ora Fratelli d’Italia. In Turchia, ecco, ha la stessa faccia, è questa la
grande differenza – la giustizia, per esempio, è “politica” anche in Italia.
Nessun commento:
Posta un commento