Perduti nella giungla, a caccia del tesoro
Due
mezzi film, che non ne fanno uno? Il primo è di una scrittrice in crisi, dopo
la morte del marito, archeologo celebrato. Una scrittrice di romanzi Hamorny
conditi con un pizzico di Indiana Jones (avventura) – al gusto del marito defunto.
Con un modelo palestrato e cafone, col quale l’editore ha identificato in copertina
l’avveturiero dei suoi romanzi. Due personaggi che interagiscono bene. Se non
che si trovano poi – cambio radicale di scena - in una caccia al tesoro nella
giungla, nella quale la scrittrice viene impegnata da un improbabile riccone, che l’ha
rapita a questo scopo, convinto che sia la chiave per poter mettere le mani sul
fantastico tesoro del Città Perduta.
Il
primo è una commediola agra, ben registrata tra battute e repartee. Il secondo una satira del genere Indiana Jones. A cui la
minuscola scrittrice e il gigantesco modello si prestano fisicamente, ma senza effetti
godibili.
Aaron
e Adam Nee, The lost City, Sky
Cinema
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