Quando la virago faceva paura
Il
romanzo della vita “suburbana”, il genere che avrebbe dominato la narrativa
americana negli anni 1960 e oltre, in libreria e al cinema: la vita di coppia,
la casa nuova, la community, le liti,
l’alcol, i figli sperduti o perduti. Una narrativa socio-urbanistica. Ma con
grandi ambizioni nel caso di Dick, che parte dall’alto: “Io sono fatto di
acqua” è l’incipit, “non ve ne potete accorgere perché faccio in modo che non
esca fuori. Anche i miei amici sono fatti di acqua…” - ancora meglio l’incipit
che sarebbe stato cassato, il “paradosso del cretese”, o del mentitore:
“Lasciate che vi racconti tutto di me. La prima cosa è: sono un bugiardo
patologico”.
Chi
parla è Jack, uno dei tre personaggi portanti del romanzo. Il principale si rivelerà
Fay, sorella di Jack, che anch’essa parla in prima. In terza invece suo marito
Charley. Fay cresce a dismisura, soda, tosta, vorace, capricciosissima. Con un
che di autobiografico, se a Fay si sovrappone Anne, la moglie pro tempore
di Dick, la terza, sposata nel 1959 e divorziata sei anni dopo, dopo anni di
liti, a romanzo ormai finito. Con l’autore nella doppia veste dell’artista
inconcludente (Jack) e del marito servizievole e oltraggiato (Charley).
Scrivendo le memorie dei suoi anni con lo scrittore, “Search for Philip K.
Dick”, nel 1996, l’ex moglie Anne Rubinstein parlerà come Fay: il romanzo è stato
concepito dopo un intenso rapporto fisico. È il romanzo, anche, della virago temutissima, la donna americana.
Un
romanzo degli esordi, di un Dick trentatreenne indeciso tra la fantascienza e
la narrativa di caratteri. Molto semplice e molto svelto. Uno dei migliori del
genere, borghese suburbano, se non il migliore – anche se il genere conta
calibri come Salinger, Mailer, e naturalmente Philip Roth. Il più scopertamente
critico, beffardo - insieme con il contemporaneo, e altrettanto sfortunato,
Richard Yates, “Revolutionary Road”: le “Confessioni” sono uscite a distanza di
anni, in edizione minima, semisconosciuta, e sono state riprese in chiave di
opera omnia nel revival Dick di fine Novecento,.
Philip
K. Dick, Confessioni di un artista di
merda, Fanucci, remainders, pp. 231 € 8
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