skip to main |
skip to sidebar
Appalti, fisco, abusi (230)
Enel, che si pregia di mandare
fatture di luce e gas a lettura semplificata su numeri certi, invece che “stimati”,
fattura 243 Smc di gas, “di cui 129 Smc già fatturati nelle precedenti bollette”.
Bontà dell’Enel.
Le letture “stimate” dei consumi,
con le quali le utilities si fanno pagare
le forniture due e quattro mesi prima degli effettivi consumi – aprendo una
contabilità “sospesa” all’utente - si direbbero illegali, ma non per l’Arera, l’Autorità
di controllo del settore energia.
Nella bolletta del gas Enel fa
pagare la quota maggiore alla voce “Trasporto e gestione contatore”. Cioè, fa
una gestione voluttuaria del contatore e la fa pagare all’utente? Sempre col
consenso dell’Arera.
L’utente può sempre cambiare
gestore, obietta l’Arera. Perché, c’è differenza fra i gestori?
L’Inps fa una trattenuta ad aprile
di € 495,44 per “debito Irpef anno precedente”. Un addebito Irpef di questa
natura non risulta al fiscalista né al numero verde Agenzia delle Entrate. Il
numero verde Inps “fa una segnalazione” (apre una procedura) e spiega che entro
un mese si riceverà una risposta via sms o email.
Entro un mese Inps non comunica
niente, ma sul cedolino di maggio paga € 452,96 come “credito Irpef anno
precedente”. Il prelievo forzoso si è assottigliato, a un decimo. Ma il numero verde
Inps non si spiega la meccanica dell’evento, può solo riproporre la
segnalazione.
La prima “segnalazione” attiva dopo
50 giorni questa risposta: “La trattenuta si riferisce ad un recupero gestito
dalle procedure centrali, proveniente dalla piattaforma fiscale”. Cioè? E il “credito
Irpef anno precedente”? Per dirimere la questione bisogna prendere un appuntamento,
in una sede lontana, a una data “in mente Dei”.
È roba da film, certo, il
pensiero che una “manina” all’Inps può assottigliare, di molto o di poco non
importa, i cedolini – ne paga 18 milioni, ogni mese.
Nessun commento:
Posta un commento