sabato 10 giugno 2023

Appalti, fisco, abusi (230)

Enel, che si pregia di mandare fatture di luce e gas a lettura semplificata su numeri certi, invece che “stimati”, fattura 243 Smc di gas, “di cui 129 Smc già fatturati nelle precedenti bollette”. Bontà dell’Enel.
Le letture “stimate” dei consumi, con le quali le utilities si fanno pagare le forniture due e quattro mesi prima degli effettivi consumi – aprendo una contabilità “sospesa” all’utente - si direbbero illegali, ma non per l’Arera, l’Autorità di controllo del settore energia.
 
Nella bolletta del gas Enel fa pagare la quota maggiore alla voce “Trasporto e gestione contatore”. Cioè, fa una gestione voluttuaria del contatore e la fa pagare all’utente? Sempre col consenso dell’Arera.
L’utente può sempre cambiare gestore, obietta l’Arera. Perché, c’è differenza fra i gestori?
 
L’Inps fa una trattenuta ad aprile di € 495,44 per “debito Irpef anno precedente”. Un addebito Irpef di questa natura non risulta al fiscalista né al numero verde Agenzia delle Entrate. Il numero verde Inps “fa una segnalazione” (apre una procedura) e spiega che entro un mese si riceverà una risposta via sms o email. 
Entro un mese Inps non comunica niente, ma sul cedolino di maggio paga € 452,96 come “credito Irpef anno precedente”. Il prelievo forzoso si è assottigliato, a un decimo. Ma il numero verde Inps non si spiega la meccanica dell’evento, può solo riproporre la segnalazione.
 
La prima “segnalazione” attiva dopo 50 giorni questa risposta: “La trattenuta si riferisce ad un recupero gestito dalle procedure centrali, proveniente dalla piattaforma fiscale”. Cioè? E il “credito Irpef anno precedente”? Per dirimere la questione bisogna prendere un appuntamento, in una sede lontana, a una data “in mente Dei”.
È roba da film, certo, il pensiero che una “manina” all’Inps può assottigliare, di molto o di poco non importa, i cedolini – ne paga 18 milioni, ogni mese.

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