Berlusconi o dell'oblio - 34
Usa in altro ambito – usava - il “Compianto del Cristo morto”, come prodromo alla Resurrezione,
salmodiandone le qualità, a prolungarne la vita. Non così per Berlusconi, lo si
celebra nella dimenticanza. Di fatti anche gravi di cui è stato – è - accusato.
Che non ha commesso. Da parte di molti giudici, e dell’opinione pubblica che si
vuole “liberal”. Fatti che dunque sono normali nella democrazia – nella democrazia
italiana. Che uno possa essere perseguitato da centinaia di giudici,
procuratori e giudicanti. Così, perché è antipatico. Anzi, nemeno antipatico, viste
le condoglianze che si moltiplicano sui siti, senza riserve, ma solo avversario
politico.
È normale che la Guardia di
Finanza concentri la sua attività su un solo uomo, e neanche evasore, una sola
azienda o attività. Che si insista dopo morto, sotto i compianti, a indagarlo
come mafioso, anzi Capo dei Capi, e autore di stragi – a imputarlo di fatto,
con anticipazioni, indiscrezioni, commenti. Che due presidenti della
Repubblica, Scalfaro e Napolitano, abbiano operato contro le loro competenze
per destituirlo dalla presidenza del consiglio.
L’Italia non si fa la
storia, ma i fatti sono macigni – i mondi “decadono” per molto meno. La democrazia non
è “compiuta”, ma per colpa di chi?
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