Com’era nuovo il calcio 50 anni fa
Il
personaggio è semplice e attraente, il regista garbato e rispettoso, ma la vita
di Gigi Riva non è scontata come lo spettatore presupporrebbe. Sì, le immagini
sono quelle attese di questi biopic: dai primi calci da bambino alla forza e intelligenza
sui campi di calcio, alla dirittura morale eccezionale, da calciatore, da dirigente,
da fumatotre incallito, da anziano malato. Ma le immagini del suo calcio sono
una novità.
È
una novità il calcio dei suoi tempi, cinquant’anni fa: atletismo, forza,
istinto, prodezze e errori. Invece del solito tic-toc tattico cui il calcio si
è ridotto. Dove si risparmiano le forze (il calcio in tv è esoso, molto
ripetitivo), si corre poco, non si inventa nulla, e si vince epr caso – il tic-toc
del Barcellona di Guardiola, che l’aveva inventao per addormentare gli avversari
e scatenare Messi all’improvviso – serpentine, tagli, invenzioni, suggerimenti.
Immagini di un calcio giocato con piacere – rabbia, agonismo, intelligenza,
voglia di vincere. Un calcio di calciatori. Non indagata, ed è un peccato, la rivelazione di Massimo Moratti che suo papà, il creatore di Saras Petrolchimica, a quei tempi la sola industria della Sardegna, col carbone del Sulcis, era di fatto il padrone del Cagliari, e pagò il non trasferimento di Riva alla Juventus - anche questo un altro mondo, quando i ricchi scendevano nel calcio per passione.
Riccardo
Milani, Nel nostro cielo un rombo di
tuono, Sky Cinema, Streaming Now,
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