La scoperta della Persia
Le
civiltà e gli imperi persiani, dalle origini a Khomeiny. Lo zoroastrismo prima
dell’islam. Gli Elamiti, Susa, Babilonia, i Medi, gli Achemenidi, i Parti, i
Sasanidi. Fino a Maometto. Il quadro di un mondo che oggi perversamente si isola
dal mondo ma per millenni è stato al centro della storia e della cultura, dell’Occidente
come dell’Oriente. Il “primo popolo storico” di Hegel, e degli archeologi
successivi. Con le distruzioni operate da Alessandro Magno, e le sconfitte
patite dai tardi imperatori romani. Mostrati e raccontati attraverso le scritture
e i monumenti di tremila anni.
Fa
impressione vedere questa storia pure non ignota in tv. A opera di una
giornalista britannica originaria del
Nord dell’India, crescita nella lingua urdu, parente del farsì, con un
nome persiano, Samira. Le basta far vedere le innumerevoli tracce in pietra e
in pittura del passato, e scorrere le pagine di Firdusì e Khayyam. Senza le fanfare
che si vantano per Alberto Angela, ma lo stesso immaginativa ed evocativa.
Niente
di straordinario. Fa impressione sopravvenendo alla cancellazione, in Italia,
della geografia e la storia, dall’editoria, dalle scuole, da una generazione,
quasi due, a questa parte. Senza il passato, è un altro mondo.
Samira
Ahmed, I Persiani, Bbc-Sky Arte
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