sabato 24 giugno 2023

Siamo inglesi, by jingo

Fra le tante conseguenze della Brexit (inflazione, burocrazia, isolamento) chiude la libreria italiana di Londra, per i sopraggiunti costi doganali, di tariffe e di pratiche. Era l’unica superstite libreria europea. Nel paese e nella città dove più si legge chiude l’unica libreria europea superstite. È una sorpresa, e non lo è. Non si ricorda che il colonialismo nazionalista e razzista, il “jingoismo, è stato cosa britannica – altrove i coloni, spagnoli, portoghesi, francesi, anche italiani, non avevano “destini manifesti” o “eccezionali”.
Non si registra una sola conseguenza positiva della Brexit. Non di quelle calcolabili, tutte negative, e nemmeno di quelle incalcolabili – l’aria tira da tempo al depresso. La Gran Bretagna si regge sul senso della differenza, dell’unicità.
In questo senso è recepita in Italia dalle tv di Berlusconi - Canale 5 soprattutto non ci risparmia battito di ciglia della corona britannica. E dai gionali e periodici del gruppo Gedi, di John Elkann – ora intenti a “celebrare” i sette anni della Brexit (perché sette, c’entra l’arcano?). Senza senso del ridicolo. Di cui ha fatto sfoggio l’ultimo Ascot – il bacio sulla bocca della regina lungagnona al minuscolo Dettori, il fantino ambrosiano di record, 55 kg. per 1,63, supera ogni obbrobrio. La forza del jingoismo è la debolezza degli altri, dello snobismo.
Un effetto, curioso ma troppo, del jingoismo è che la Gran Bretagna è governata da figli di indo-pakistani, cittadini a tutti gli effetti perché ex del Raj, dell’impero, del Commonwealth. Mentre figli di italiani – o di tedeschi, per questo - non hanno la cittadinanza e nemmeno la residenza permanente, dopo cinquanta e sessanta anni. L’imperialismo non è razzista, ma al modo britannico lo è.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan, europeista acceso, ha scoperto, sempre per il settimo anniversario della Brexit (perché è da ricordare il sette, sono pratiche misteriosofiche?), che non può esporre la bandiera della Unione Europea, né proiettarne i colori, azzurro e giallo. Può esporre bandiere e proiettare colori di qualsi bandiera, ma non dalla Ue: una leggina di Boris Johnson ne fa materia di codice penale.
Altrove questo Johnson, modi, attitudini, abusi, e anche leggi, sarebbe stato detto un fascistoide. E lo è: il fascistoide tipo. Ma è inglese e quindi non lo è.

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