martedì 27 giugno 2023
Un film lungo la colonna sonora
Un po’ troppo lungo, due ore e mezza, e un po’ troppo scontato: L’adolescenza, i genitori, l’amica, il talent scout, e poi, onnipresente, il manager, l’arcangelo salvatore, dal padre padrone, dal marito fedigrafo, dalla tossicodipendenza. Ma i due protagonosti, la britannica Naomi Ackie nei panni di Whitney, e Sanley Tucci in quelli del manager, calibrati probabilmente sugli originali, quindi non di repertorio, tengono desta l’attezione. E come già per “Elvis”, altra sceneggiatura non appassionante, anche questo “Whitney” è un’occasione per ascoltare molte belle canzoni, ancorate a un filo narrativo, per quanto scontato.
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