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venerdì 14 luglio 2023

Appalti, fisco, abusi (230)

Quattro chiamate la mattina, tra fisso e cellulare, e quattro chiamate il pomeriggio. Da numeri semrpe diversi. Che il cellulare per fortuna sgama, ma il fisso no. Senza rimedio. Il Garante della Privacy, che pure costa una ventina di milioni l’anno, che ci sta a fare?
Sotto tiro sono i numeri dei titolari di contratti telefonici, luce e gas. C’è un mercato di questi numeri? Si possono utilizzare a fini commerciali, impunemente?  
 
Via Girolamo Induno e largo Ascianghi a Roma sono non più di cento metri di strada urbana, che connettono viale Trastevere con Porta Portese e i lungotevere. Sono chiusi da sei mesi per ripavimentazione, senza che un solo colpo di piccone sia stato dato. L’impresa riteneva di aver vinto l’appalto per la bitumazione, mentre i regolamenti urbani danno ancora il tratto selciato a sampietrini. Controversia, chiarimenti, ma l’impresa non ha tolto il blocco. Altri sei mesi minimo di chiusura, se la questione sarà risolta. Con danno per due soli esercizi, due cinema, il Troisi e il Nuovo Sacher (che tra l’altro dovrebbero stare a cuore all’amministrazione Pd), ma per i mezzi pubblici sì: in alternativa fanno una deviazione di un paio di km., sia all’andata che al ritorno, con gli ovvi inconvenienti (consumi, smog, traffico, ritardi).
 
Il governo patriottico Meloni dà a un fondo anglo-lussemburghese, Cvc Capital Partners, il lucrativo business della formazione in continuo  della Pubblica Amminstrazione. A tre università online, Pegaso, San Raffaele Roma e Mercatorum, del gruppo Multiversity, del fondo Cvc, Un appalto molto ambito – molto lucrativo. Il patriottismo online è cosmopolita?
Le stesse università fanno man bassa dei Prin, gli assegni di ricerca del ministero dell’Università: sedici nel 2022, per tre milioni. Non granché come prin, meno di 200 mila euro a progetto – il vero prin è più consistente, e vuole la mobilitazione di più centri di ricerca. Ma non sono da buttare.
 
Dandosi la guerra per vinta, almeno sul piano dell’energia, sono tornati in bolletta gli odiosissimi oneri di sistema e il trasporto. Due “tasse di scopo” senza scopo, a favore di Terna, e degli imprenditori (facili) di pale eoliche - i pali della luce, per esempio nella ricchissima Versilia, sono spesso ancora di legno, e qualche volta in mezzo alla strada, con qualche filo penzoloni. Mentre non si sa quale “sistema” di energia pulita stiamo finanziando. D
ue tasse di scopo per finanziare due rendite.  

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