Il quarto Kennedy, progressista e no wax
Un
altro Kennedy per la presidenza degli Stati Uniti, sessant’anni dopo John e
Robert? Sì, è il figlio di Robert. Ma non è la sola sorpresa di questa lunga
intervista. Robert Kennedy Jr. si è già candidato ufficialmente, con un
vastissimo discorso di presentazione, alle primarie Democratiche contro Biden, è
accreditato di un consenso tra l’8 e il 21 per cento, prima ancora che la
campagna sia partita, e di un più robusto sostegno finanziario. Con una
piattaforma elettorale, e un passato, che va bene ai Democratici di sinistra, e
ai Repubblicani di destra, i trumpiani Bannon, Dorsey, Tucker Carlson.
Specialista
di politca estera, Robert Jr. non condivide la belligeranza anti-R ussia di
Biden.Così come i Demoeratici di sinistra, quelli che alle passate primarie, e
a quelle precedenti, nel 2015-2016, erano per Saunders. Oggi su “La Lettura” la
scritrice radicale Alice Walker, “Il colore viola”, lo apprezza per questo,
anche se gli rimpovera una politica filo-israeliana invece che filo-palestinese
nella questione mediorientale.
Nell’intervista
Kennedy jr. rivendica la sua formazione in affari internazionali e l’interesse
costante per la politica americana nel
mondo, di cui ha sempre criticato l’aggressività. Si è fatto da sé, rivendica, dopo
una prima età turbolenta: escluso dalle medie, arrestato per marijuana,
eroinomane, ma poi laureato in Legge a Harvard. Rivendica i “valori democratici”:
la classe operaia, la piccola borghesia, la povertà. È stato uno dei leader del
movimento ecologista. È avvocato, con un reddito 2022 di 7,8 milioni di dollari.
Ma è un convinto cospirazionista. A partire dall’assassinio di John Kennedy, “opera
della Cia” – per una serie di ragioni che qui espone (l’inchiesta Warren si è
conclusa con un nulla di fatto perché “non poteva” dire la verità). Ed è di tutti i “complotti”. Portabandiera dei no wax: due anni ha pubblicato un libro contro
Anthony Fauci, “The real Anthony Fauci”, che ha gestito la campagna americana anti-covid
– uno dei suoi maggiori rimproveri a
Biden è la campagna di vaccinazioni. Convinto che i vaccini causino autismo,
che gli antidepressivi tipo Prozac siano all’origine delle sparatorie nelle
scuole, tra gli adolescenti, che “prodotti chimici tossici” siano la causa dell’ondata
di “disforia sessuale” tra gli adolescenti. Sostiene anche che le torri 5 G e
le monete digitali sono “strumenti totalitari” per il “controllo dei nostri
comportamenti”.
L’intervistatore
insiste per fargli criticare l’estrema destra “cospirazionista”, ma il quarto
Kennedy non si dissocia. A più riprese richiama la terminologia dei Padri
Fondatori, che bisogna ammettere anche i nemici nella “tenda”, ascoltarli, cercare
i punti comuni. Un candidato decisamente “scorretto”. Non ha nessuna esperienza
politica, né come amministratore né come legislatore. Ma rivendica di avere
fatto “tutte le campagne presidenziali”, già dal 1960. Di avere pubblicato il
primo saggio di politica estera a 19 anni, sulla autorevole rivista “The
Atlantic”: “Ho incontrato capi di Stato. Ho visitato molti paesi. Sono stati in
tutti i paesi dell’America Latina. Sono stato in molti paesi in Asia e in
Africa”.
David
Remnick, The alternative Facts of Robert
F. Kennedy Jr., “The New Yorker”, 7 luglio 2023, free online
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