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La liberazione nell'armadio
Il
14 luglio usava celebrare la presa della Bastiglia. Il “Corriere della sera” lo
celebra on la serializzazione di “Armocromoe” e “Forme”, in collaborazione con
Yamamay, “due bestseller di Rossella Migliarino”. Che si presenta come “imprenditrice,
autrice ed esperta di immagine”, fondatrice dell’Italian Image Institute, per
consulenti d’immagine e professionisti del settore”.
La
liberazione dunque attraverso il corpo, l’immagine del corpo. A partire dall’abbigliamento,
dai colori con cui ci vestiamo. Applicata a Elly Schlein, la segretaria del Pd
che questa pratica ha imposto su “Vogue”, sembrerebbe contropducente -
ancorché, forse, veritiera (presentarsi, propagandarsi, in grigio?). E duqnue
bisogna crederci, la rivoluzione è fede.
Armocromia
la Crusca registra come armonizzazione dei colori. A partire dal 2011, da un
Neve Cosmesi Forum, in cui qualcuno affermava che è “sfruttatissima nello star
system hollywoodiano, sin dai tempi dei primi film a colori”. E con “altro
significato” nel 2000, in un articolo estivo sulla “Stampa”, Sezione Costume,
il 29 luglio, a firma Antonella Amapane, “Erotismo a tavola, l’estate è
servita”: “Potenza del colore. Ovvero armocromia, rìti del nuovo millennio che
molti applicano maniacalmente, nel guardaroba scegliendo i colori degli abiti
in base alla loro influenza sul(la) propria psiche e su quella degli altri”.
Oggi più ambiziosa: “I colori e la loro armonia sono da sempre un componente essenziale
dell’arte, della bellezza e della stessa quotidianità”. Obiezioni?
Rossella
Migliaccio, Armocromia e Forme, Corriere della sera, pp. 70,
gratuito col quotidiano
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