venerdì 28 luglio 2023

La vera corruzione è a Bruxelles

La Commissione  europea annuncia una “disciplina meno rigida per la gestione delle crisi bancarie, che lasci più spazio all’utilizzo preventivo o alternativo dei fondi di garanzia dei depositi”. Perché questo ora serve per le banche tedesche, compresa la Deutsche, e per molte francesi. Otto anni fa, quando i problemi erano delle banche italiane, Mps, le venete, le centro-italiane, la stessa Commissione semplicemente impedì l’applicazione della legge che prevede l’intervento del fondo di garanzia, istituto legale creato a questo scopo.
La Commissione senza vergogna poté allora impedire l’intervento del fondo di garanzia forte di un costituzionalismo italiano inetto (debole teoricamente e politicamente, o solo in cerca di posti di rango alla corte franco-tedesca), che disse la “legge” europea “superiore” alla Costituzione italiana. La “conversione” della Commissione è opera della stessa commissaria di allora, Vestager, nota ora per essere al di sotto di ogni sospetto, e quindi non è imputabile politicamente. Ma non c’è altra Europa: si fa quello che Germania e Francia decidono, con le Vestager e senza.
Non è tutto. Di questo non si può parlare. Per un motivo?
La Corte di Giustizia europea ha condannato il diktat di Vestager contro i risparmiatori italiani, azionisti e obbligazionisti. Ma senza esito, né risarcimento e neppure condanna politica: silenzio. Per un motivo? È stato anche questo sbilenco eurocentrismo a fare maggioranza la Brexit, ma neanche di questo si può parlare.
L’Europa è questa. Si dice, si vuole, che l’Italia non è europeista, il verbo agnelliano “aggrappati all’Europa” è legge, ma per i molti non c’è che questa Europa. Dei corrotti. Dal potere, certo, corruttori sono solo gli arabi.

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