La vera storia del primo maestro d’orchestra donna
Sulle
ali del successo di Cate Blanchett, focosa direttrice d’orchestra in “Tar”,
la storia della prima donna “maestro” a salire sul podio, nel 1930, Antonia
Brico. Un film del 2016, finora trascurato in Italia. Una bambina olandese data in adozione dalla madre nubile incapiente,
emigrata con i genitori adottivi poveri in California, che per una serie di
circostanze deve studiare piano, e
s’incapriccia della musica. Soprattutto della direzione d’orchestra. Passa
attraverso le esperienze più disparate: pranzi e ricevimenti degli ambienti più
ricchi e snob, l’accompagmento al piano dei cabarettisti travestiti, le modeste
esperienze con gli ambienti musicali modesti, che inevitabilmente finiscono con
la mani addosso. Finchè, tornata in Europa e approdata a Berlino, non finisce
per debuttare, a trent’anni, alla guida dei Berliner Philarmoniker. In America
è poi l’accettazione e il successo. Fino all’apoteosi finale, la creazione di
un’orchestra di sole donne.
Un
racconto dal vero, di un’esistenza in ogni aspetto straordinaria: gli incontri,
le occasioni, le amicizie,le inimicizie, i casi fortunati, la testardaggine.
C’entra perfino l’amore. Ma un racconto stranamente debole là dove Blanchett
furoreggia, nella concertazione - è quello il momento in cui il maestro
“dirige” gli orchestrali. Didascalico. Forte-debole del politicamente corretto
odierno: aiutano Antonia i cabarettisti gay, naturalmente non dichiarati, ogni
rivendicazione non è personale, è femminista, per una causa, l’apoteosi finale
è l’apoteosi del femminismo.
Maria
Peters, Sulle ali della musica, Rai 1,
Raiplay
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