Si fanno molti complimenti oggi a
Carrara per lo sbarco dei migranti raccolti dalla Geo Barents di Medici senza
Frontiere. Vantando in particolare “nessuno scafista tra i migranti”, Cioè confermando
le accuse alle ong di “organizzare” il traffico dei migranti d’intesa con con i
trafficanti. Appuntamenti precisi, trasbordi sicuri, da natanti che non
naufragano, trafficanti impuniti, asilo sicuro - che fa bene al commercio.
Nella stessa giornata Chiara
Severgnini fa parlare su “La Lettura” Hervé “Baru” Barulea, “uno dei maestri
della bande dessinée, di scuola franco-belga,
cantore della vita – durissima – della classe operaia”. A partire dai nonni,
emigrati dalle Marche prima nel Sud della Francia per i lavori agricoli
stagionali, come oggi a Rosarno, poi in Lorena, dove “la nascente industria
siderurgica offriva loro un lavoro stabile”. Una vita durissma con le famiglie
a casa nelle Marche, perché i ricongiungimenti familiari non erano ammessi – “un
viaggio di tre giorni per vedere mogli e figli”.
L’emigarzione è sempee
stata dura. Una sfida, di gente forte, e anche una disgrazia. Ma semrpe opera
dei migranti, di loro iniziativa e a loro giudizio. È ora che invece si fa
contrabbando dei migranti. Anche con le “migliori intenzioni”. È un business, dei trafficanti e delle
ong.
Non si trova altro motivo alla durezza del governo inglese - devono tornare ai loro paesi di origine, con deportazione forzata in Africa nelle more delle espulsioni. Un governo peraltro di inglesi di prima generazione, figli di immigrati, ancorché legali. Che altrimenti sarebbe un governo fascista, a ben più giusto titolo, anche se i giornali italiani non ne parlano ( questione di logge?), del governo ungherese o di quello polacco.
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