Roberto Napoletano invece, l’ex
direttore del “Sole 24 Ore”, da quattro anni in lite con l’editrice, la Consob
e alcuni azionisti e dipendenti, si vede riconosciuto dall’ex proprietà un
indennizzo di 200 mila, a transazione della causa civile per danni che gli era
stata improvvidamente intentata – per falsificazione dei dati di diffusione.
Dopo che il processo penale con gli sessi attori, più la Consob, era stato
dichiarato senza fondamento dalla corte d’Appello di Roma.
Pende ancora su Napoletano la condanna a due anni e sei mesi del Tribunale di Milano, giudice Flores Tanga, pronta a scaricare sul giornalista le “false comunicazioni sociali” e la “manipolazione del mercato” che invece ovviamente sono responsabilità dell’editrice. In Appello, sempre a Milano, la Procuratrice Celestina Gravina ha chiesto tre mesi fa la conferma del giudizio di primo grado. Come farà ora la corte d’Appello a darle ragione? In alcuni casi i giudici agiscono prontamente contro i giornalisti.
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