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Quando Petrucci cacciò Gentile
È amareggiato l’ex
calciatore Gentile, l’anti-Maradona del Mondiale di Spagna1982, dopo la fine
brusca dell’Europeo di calcilo Under 21, che da allenatore di quella nazionale
aveva avuto molti successi ma fu liquidato dal presidednete Gianni Petrucci
perché non “in linea” – sapeva troppo di
Juvents? Non era abbastanza di parrocchia (democristiana).
Gentile avev vinto il vincibile,
l’Europeo e la qualificazione all’Olimpiade, con l’unica medaglia vinta dal
calcio italano in quei giochi- un bronzo, ma dopo avev dovuto affrontare in
semifinale l’Argentina di Tevez, che
segnò in quattro partite otto gol.
Gentile doveva perfino
succedere a Lippi, dopo il Mondiale vinto nel 2006. O forse anche prima, Petrucci
da tempo tramava contro Lippi - che gli rifiutò il saluto nei festeggiamenti
della vittoria. Era evidentemente già in atto la Tagentopoli calcistica
(juventina) del colonnelo Auricchio e
dei giudici napoletani di grande carriera Narducci e Beatrice, con l’emerito
Giadomenico Lepore, la “tangentopoli” del calcio senza tangenti - si discusse
solo di una cena, che doveva essere stata il prezzo della corruzione perché di
pesce… (molto napoletana, la motivazione), ma poi si accertò che nemmeno una
cena c’era stata. Il potere è senza vergogna, Gentile giustamente ha atteso
quindici anni per lamentarsi.
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