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Sotto analisi
Il
linguaggio dello studio del terapista filtra nella conversazione quotidana. Stranamente
ogni nuovo libro o show tv riguarda ferite psicologiche dei personaggi. Bizzarri
trattamenti e regimi di auto-miglioramento rifioriscono con le stagioni. E
niente, sempre titoli di angoscie e solitudini, spcialmente tra gli adoleecenti.
Forse la nostra fissazione con la psicoanalisi è un sintomo oltre che un cura.
Un
numero speciale, digitale, su questi e altri temi, composto da vari articoli e
saggi già pubblicati sull’uso e il ruolo della psicoanalisi. Con spunti anche
critici, o divertenti. “Il genitore di un adolescente è un collettore di
rifiuti emotivi” è un altro tema. “Crescendo nella casa di Freud” è il racconto
del figlio di due psicoterapeuti, che anche a casa si comportavano come a
studio. “Il Mdma ridenominato” è l’ecstasy – a lungo proposta come supporto nelle
terapie di Post-Traumatic Stress Disorder. Gli incerti del transfert (“Are you my mother?”),
“Che fare col panico climatico”, le socio-dinamiche del cruciverba
alleggeriscono la raccolta.
Al
fondo “La professione impossibile”, sulla difficoltà della psicoterapia. Con la
persistenza di Freud, “smascherato più e più volte” ma non eliminabile.
The Therapy
Issue,
“The New Yorker” 16 luglio, digital edition, free online
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