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Alla scoperta dell'America
L’America
non lo attrae, New York, ma lo sorprende. Per il traffico ordinato, senza
polizia agli incroci.”Un paese che si coccupa veramente dei bambini. E degli
adolescenti. Istijntivamente generoso (la prima conferenza a New York ha un
ticket d’ingresso: alla fine si annuncia che l’incasso è per i bambini francesi
– siamo nel 1946: uno spettatore propone che all’uscita ciascuno dià di nuovo
la stessa somme del ticket, ma “tutti danno molto di più”). “L’ospitalità, la
cordialità è dello stesso tenore, immediata e senza ritorno”. Ma l’impressione
è forte di “repressione e di terribile esasperazione sessuale”. Con il
razzismo: “Abbiamo inviato in missione
qui un Martinichese. Lo hanno alloggiato a Harlem. Rispetto agli altri colleghi
francesi, nota per la prima volta che non è della stessa razza”. Il viceversa è
anche vero: “Nel bus, un americano medio si alza davanti a me per cedere il
posto a una vecchia signora nera”. Ma ha l’“impressione he solo i negri ci
mettono la vita, la passione e la nostalgia in questo paese che colonizzano
alla loro maniera”.
Le
note di viaggio, negli Stati Unti da marzo a maggio 1945, e in America del Sud,
essenzialmente il Brasile, da giugno ad agosto 1949. Che Camus ha lasciato
specialmente curate, in vista di una pubblicazione. Molti appunti del viaggio
in Sud America sono confluiti nel racconto “La pietra che cresce” (nella
raccolta “L’esilio e il regno”) e nelle divagazioni “Il mare da vicino”.
Con
alcuni peosonaggi, in navigazione, specialmente femminili, attraenti, o
bizzarre. E a New York “la moglie di Saint-Ex., una delirante” (a pranzo,
“racconta che e San Salvador suo padre ha avuto, da 17 legittime, quarantatré
bastardi, di cui ciascuno ha ricevuto un ettaro di terra”). Ma soprattutto il
futuro grande amico Nicola Chiaromonte. Che vede sempre insieme con Rubé
(Borgese?).
Note
di cose viste, ma anche molto autobiografiche. Di persona attraente, ai suoi
trent’anni, con un occhio per tutte le donne che incontra, conscio del suo glamour intellettuale, e sempre sportivo.
Ma valetudinario, in Sud America passa da un’influenza all’altra, è insonne, è depressivo
– in due occasioni scrive di avere pensato al suicidio. E, all’improvviso,
oscuri, faticosi, risvegli: “Vivere, è fare male, agli altri, e a se stessi
attraverso gli altri” - per la crisi con la moglie Francine, da innamorateto di
Maria Casarès? Sembrerebbe: “Perseguitato dall’idea del male che si fa agli
altri solo a guardarli. Far soffrire mi è stao a lungo indifferente, bisogna
confessarlo. È l’amore che ni ha chiarito su questo punto”.
Il
viaggio è specialmente affollato, vivace, in Brasile, anche se spesso solo di macumbe e condomblé folklorici, mentre non ama Bueos Airesa, a Montevideo
viene trattato male e in Cile è ostaggio di una delle solire proteste
sindacali, come sempre violente. Ma trova sempre spunti d’interesse, anche soo
nella spuma del mare o nei colori del sole, personaggi ad altorilievo, e letterati che lo intrattengono di grande
spessore, Murilo Mendese,Victoria Ocampo, altri di minor nome. Curioso semrpe
delle donne, per lo più belle e
simpatiche, “alcune anche si propongono direttamente”. Anche se dei due viaggi
per conferenze quello in Sud America è piuttosto disorganizzato.
In
America Latina la scoperta precoce di quello che sarà il Terzo Mondo, pur
provenendo Camus dall’Algeria: uno stato di estrema povertà, accanto ma
“separato” dal paese che prospera e si arricchisce.
Due
testi separati, riuniti nell’edizioncina francese a fini editoriali. Molti nomi
sono dati con iniziali dallo stesso Camus, alcuni, anche significativi, senza
nemmeno iniziali – “il più grande” poeta brasiliano. Al primo viaggio Camus è
un giornalista di fama, ma un autore ancora incerto, e per questo è sorvegliatissimo,
anche perché il gironale, “Combat”, di cui è l’animatore, esibisce il testatina
“Dalla Resistenza alla Rivoluzione”. E tuttavia anche in America un viaggio da
“vedette”, molto accudito, da personaggi eccellenti, per conferenze in college
prestigiosi, Vassar, Harvard – come più tardi altri ne farà da vedette in Italia, auspice Chiaromonte, e
in Grecia.
Albert
Camus, Journaux de voyages, Folio,
pp. 131 € 6
Diario di viaggio
in America del Sud,
Città Aperta, pp. 83 €15
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