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La nuova tratta degli schiavi, a pagamento, benedetta
1.900 bambini africani sbarcati o
salvati in mare nel week-end – 22.000 nei primi sette mesi – non sono un caso.
Confermano che in questa pesudoimmigrazione di massa per motivi umanitari c’è
una tratta organizzata: non sono bambini fuggiti (1.900 in un giorno), e
comunque sono bambini trasportati, a un costo. Per duemila e anche tremila km.,
prima del barchino. Sono parte di una organizzazione, di un business.
Questo business, altra evidenza,
fa affidamento sulle ong. Punta sull’Italia perché le ong ci puntano, E perché
l’Italia è l’unico Paese dove l’accoglienza è indiscriminata. A differenza diMalta
perché Malta non ha confini terrestri con resto d’Europa, della Grecia, che è
governata da destra, ma anche della Spagna, che è governata da sinistra. Business di cui nessuno conosce le mafie, non le vittime, non le pregiate intelligence nostrane. Trasbordatori (scafisti) che nessuno riconosce in tribunale, non le ong salvatrici, non chi ha perduto, presuntamente, la moglie o il figlio.
Basta conoscere anche poco
l’Africa per saperlo. Ora l’Italia purtroppo la ignora, soprattutto i giornali.
Ma la chiesa, la chiesa italiana, degli ex missionari, ora cooperanti, con ong
e altre organizzazioni a scopo benefico, la conosce bene. E non dice né fa nulla,
salvo sedersi sul sacro diritto dei naviganti e naufraghi a un porto sicuro,
che mille leggi da secoli hanno stauito. Dove sono i comboniani, di tante battaglie
per l’Africa delle indipendenze? E viene da dubitare anche del papa: come è
possibile che non sappia? Un bimbo solo su un barcone a mano di un anno? Ma non una parola di condanna. Siamo sempre alla
tratta degli schiavi benedetta?
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