Ombre - 682
“Migranti,
è record di sbarchi”. Ogni giorno. Da quanti giorni, da quanti anni? Ma è
sempre una notizia, qualcosa di nuovo e in qualche modo preoccupante. Solo i giornali,
e il papa, neo premiato del giornalismo 2023, non sanno che è un problema,
serio? Con l’accoglienza e tutto – e senza contare i morti, decine ogni giorno,
centinaia.
Due
pagine e anche quattro sui processi a Trump, sui coimputati, su chi ha i soldi per
pagarsi la difesa e chi no, e niente della giudice che ha orchestrato l’ultimo processo
in Georgia, per “banda armata” o qualcosa di simile. Se non che è una “procuratrice
d’acciaio”. Ma c’è su tutti i giornali americani; si chiama Fani Willis, Democratica
professa, e applica contro Trump e i 18 associati la legge antimafia. Applica
la legge anti-mafia per un processo non mafioso?
Certo,
Trump è antipatico.
Gioia
Tauro e Porto Empedocle si candidano per
gli impianti di rigassificazione, e non ricevono ascolto. Mentre il governo li
impone a Piombino e a Livorno, che invece non li vogliono. Perché così fa
comodo alla Snam? Perché la Snam ha
interesse a favorire l’affitto delle navi metaniere equipaggiate per la
rigassificazione? Ci sono “sfioramenti” in questi contratti d’affitto? A vantaggio
di chi?
Mancini saudita si direbbe la prima notizia, dei
tg e dei giornali. Invece scompare – insiste solo la “Gazzetta dello Sport”,
che ha fatto la scoperta, con gli altri sportivi a malincuore. Non si può ridere
di Mancini, è lesa maestà? Non si può ridere dell’amore di patria?
Il
papa va in Mongolia. A predicare ai buddisti, che non amano le prediche. Alla
sua età, e con i suoi acciacchi, un viaggio di un giorno. A parte il time lag.
Specialmente pesante per chi viaggia a Oriente. Forse il papa è solo stravagante, nel senso
etimologico. Forse va in Mogolia perché non uccidono i cristiani, sono solo un
migliaio – ci va in sicurezza.
Chi
ha abbattuto Prigozhin, sia stato con la bomba a tempo oppure con un missile? È
stato Putin oppure Zelensky? Che ha già centrato obiettivi singoli in Russia tra
i più prossimi a Putin, Aleksandr Dugin e altri.
“Il
Venerdì di Repubblica” evoca le colonie marine per i bambini. In Romagna, in
Versilia. Tutte opere d’autore. Tutte costruzioni durature, vanno per il secolo
di vita. Tema certo spinoso: i palazzinari del regime qualcosa costruivano, i
bambini erano accuditi, i genitori non erano lasciato soli con i bambini nei
tre mesi estivi, eccetera. Il problema è che non si fa la storia nonché della
Repubblica, neanche del fascismo, dopo De Felice. Non si studia perché il
consenso – a parte le filippiche contro la tabe morale degli italiani.
Sullo stesso giornale l’ingenua Aspesi si chiede, all’ultima riga della sua rubrica:
“Francesco Alberoni, il colto docente di sociologia dai libri spesso molto belli,
era vicino a Fratelli d’Italia e non so il perché”. Già, perché?
Forse
per questo Alberoni non è stato celebrato in morte?
Sarkozy
che fa lezione di morale a Berlusconi, non si sa se ridere o piangere. Uno che
aveva pagato la (ex) moglie perché fingesse la famiglia unita per la campagna
presidenziale. Ma questo uomo è quello che ha fatto male, molto male, all’Italia,
invece che a Berlusconi. Con la comare Merkel – che, è notorio, lo disprezzava,
disprezzava Sarkozy. Siamo messi bene.
Il
vertice Ue si chiuse il 23 ottobre 2011, si ricorderà, con Angela Merkel che
annunciava: “Abbiamo fiducia in Berlusconi, l’Italia deve attivare le misure
per crescita e riduzione del debito” (di 50 miliardi l’anno, niente….). Ma
Sarkozy, scoppiando a ridere insieme con la stessa Merkel, precisava: “Abbiamo
fiducia nell’insieme delle autorità italiane”.
A
febbraio 2012 la Deutsche Bank, cara al cuore di Merkel, si liberava di tutti i titoli pubblici italiani. A luglio, poiché i
titoli del debito italiano non erano crollati abbastanza, ne dava notizia al
“Financial Times”. E la crisi del debito italiano è partita. L’Italia se l’è
vista brutta, ma Merkel pensava che la Germania, fallendo l’Italia, sarebbe
stata meglio?
Però,
il generale contro, il generale Vannacci, aveva anche denunziato come
pericolose le bombe a uranio impoverito. Nella ex Jugoslavia e altrove – molti militari italiani della bonifica ne sono stati vittime. Anche di questo,
però, non si può parlare.
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