Inviati speciali nel destino - giallo filosofico
La
premiata ditta si è presa una vacanza in Grecia, nell’estate del 1974, “inviata
speciale” di Indro Montanelli direttore del “Giornale”, per scoprire il mistero
dell’esistenza. E dopo varie peripezie, sull’Orient Express, come vuole
Agatha Christie, e poi a Micene e Delfi, come vuole la tradizione
mistico-turistica, ha prodotto un feuilleton
estivo, a puntate sul quotidiano. Avendo sventato in partenza la corruzione di Cefis e
Fanfani, che se li volevano comprare, come compravano tutto.
A Micene la coppia di detective speciali ha trovato “una densità di Fato da tagliarsi col coltello”, tra
assassinii, stupri, incesti, Eschilo non sapeva più che inventarsi. A Delfi si
procede in fila, tanti sono i turisti dell’oracolo, per ritrovarsi in cima tra
maghi e fattucchiere, tante bancarelle, col “biglietto della fortuna” – ma senza
il pappagallo che lo peschi. Nel mezzo c’è la vacanza “tutto compreso”, eccetto
gli extra – che sono tutto. Il telefono dell’epoca, che metteva in comunicazione
a caso – uno chiamava la zia e gli rispondeva l’Enel. E un serie di novità estive,
inventate dalla concorrenza - la missione segreta naturalmente pullula di spie.
La Francia di Giscard d’Estaing ha adottato un ministero per la Qualità della
Vita, che copre un ministero per il Vero Scopo della Vita. In Italia hanno
istituito un Ente per la Ricerca Filosofica – “con 18.00 dipendenti, ma ogni
Regione strilla per avere un suo istituto autonomo, dice che a Napoli l’esistenza
la concepiscono diversamente che a Milano”. La Fiat “ha messo d’urgenza nelle
buste paga un acconto sulla nuova indennità
metafisica”. I comunisti “chiedono che venga sottratta all’iniziativa
privata ogni manovra speculativa sul cosidetto destino”… E altre amenità.
Dal
campo trincerato ad Atene dell’Intourist, tra i turisti sovietici ivi detenuti una
Ludmila Petrovna si fa strada tra le baracche al filo spinato, e mentre viene
colpita a morte dalla torre di guardia lancia agli inviati l’estremo appello
messo a punto dal suo gruppo di dissidenti metafisici: “Ma chi ce l’ha fatto
fare?”. Ogni paio di pagine una sorpresina, come vuole il romanzo a puntate sul
quotidiano. Compreso un compagno d’avventura inviato speciale del “Times” – per
mettere “Il Giornale” di Montanelli allo stesso livello.
Una
divagazione, leggera e curiosa – filosofica di fatto. F&L passeranno per
quelli che hanno fatto il giallo filosofico.
Non tanto qui, dove si scherza, non ci sono disquisizioni, né situazioni di
fatto metafisiche, ma nei titoli maggiori.
Futtero&Lucentini,
Il significato dell’esistenza, edd.
vv., pp. 127 pp.vv.
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