Le cento scemenze della burocrazia Ue
Dunque,
cento e più richieste d’informazioni al governo italiano da Bruxelles sulla
vendita di Ita a Lufthansa. Richieste preliminari, prima ancora di avviare l’indagine
antitrust. Richieste tutte sciocche, E qualcuna assurda. Tanto da far pensare a
un boicottaggio della odiata Vestager e della sua direzione Concorrenza.
Può
darsi. Tutto a Bruxelles può darsi, la logica è poca – ma, quando mai Bruxelles
ha contestato o contrastato la Germania?
Si
mette anche la questione Ita-Lufthansa sul piano politico, uno scontro o una
vendetta contro il governo romano di centro-destra. O viceversa, del governo romano
di centrodestra che sfiducia Gentiloni, il commissario italiano a Bruxelles che
“non difende l’Italia”. Può darsi anche questo. Anzi, questo sicuramente avviene
– questo, cioè che il governo di Roma critica il commissario italiano: Gentiloni
è esponente di primissimo piano del Pd.
Ma
di fatto i “cento e più” quesiti sciocchi e preliminari sono la rappresentazione
finalmente in chiaro della commedia di Bruxelles. Che è una burocrazia. Cioè un
potere pavido, che si difende – non sapendo e non potendo decidere – con la
moltiplicazione dell’arcano.
Sono
stai scritti repertori gustosi, in Inghilterra, in Germania, in Francia, sulle
scemenze di Bruxelles. Solo in Italia la maestra di scuola, è qui lo scandalo.
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