venerdì 15 settembre 2023
Lo stupro avvelena gli affetti
Il racconto del titolo, che chiude la raccolta, è una variazione sul tema dell’amore nel matrimonio, tra la moglie sola in città, insidiata dal Direttore Generale, e il marito che la città non ama (la città è Roma) e vive in provincia - l’inizio di un romanzo che poi non fu scritto? L’amore nel matrimonio è il tema anche del romanzo breve che apre la raccolta, “I nemici” - subito dopo un flash d’avvio, “Frontiera”, una variazione sul mondo alpino subito dopo la guerra, dove il confine si sposta con gli eventi. La vita immaginata dalla sposa giovane come al cinema. Compreso il desiderio di avventura, che una notte le costa lo stupro. La stuprata si deve uccidere, secondo il vecchio “codice di onore”?, dopodiché il marito si vendicherà e la vendicherà sull’aggressore. Ma niente avviene: il marito salva disperatamente la moglie che si è buttata dalla finestra, e all’aggressore riserva solo disprezzo, un fallito, un miserabile. Nemici diventano i coniugi, indissolubilmente legati, e non dalla lege, l’uno immaginandosi dell’altro una parola o un gesto che potrebbe ma non verrà: “Così Teresa e Leoni impararono ad essere nemici, d’una inimicizia tranquilla e sicura come un amore, piena di abnegazione, di slanci improvvisi, di lacrime solitarie. Era un legame indissolubile come l’amore”. Nel mezzo il rimpianto: “Come compagni di viaggio li legava il fatto di essersi veduti logorare lentamente, un lieve logorio che avvertivano soltanto loro, come ognuno lo avverte su un oggetto prezioso che egli possiede. Amavano qualcuno scomparso nei loro anni…”.
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