Lo stupro avvelena gli affetti
Il racconto del titolo, che
chiude la raccolta, è una variazione sul tema dell’amore nel matrimonio, tra la
moglie sola in città, insidiata dal Direttore Generale, e il marito che la
città non ama (la città è Roma) e vive in provincia - l’inizio di un romanzo che
poi non fu scritto? L’amore nel matrimonio è il tema anche del romanzo breve
che apre la raccolta, “I nemici” - subito dopo un flash d’avvio, “Frontiera”,
una variazione sul mondo alpino subito dopo la guerra, dove il confine si sposta
con gli eventi. La vita immaginata dalla sposa giovane come al cinema. Compreso
il desiderio di avventura, che una notte le costa lo stupro. La stuprata si deve
uccidere, secondo il vecchio “codice di onore”?, dopodiché il marito si vendicherà
e la vendicherà sull’aggressore. Ma niente avviene: il marito salva disperatamente
la moglie che si è buttata dalla finestra, e all’aggressore riserva solo
disprezzo, un fallito, un miserabile. Nemici diventano i coniugi, indissolubilmente
legati, e non dalla lege, l’uno immaginandosi dell’altro una parola o un gesto
che potrebbe ma non verrà: “Così Teresa e Leoni impararono ad essere nemici, d’una
inimicizia tranquilla e sicura come un amore, piena di abnegazione, di slanci
improvvisi, di lacrime solitarie. Era un legame indissolubile come l’amore”.
Nel mezzo il rimpianto: “Come compagni di viaggio li legava il fatto di essersi veduti
logorare lentamente, un lieve logorio che avvertivano soltanto loro, come ognuno
lo avverte su un oggetto prezioso che egli possiede. Amavano qualcuno scomparso
nei loro anni…”.
Un
altro piccolo tesoro dello scrittore dimenticato. Aneddoti semplici, ma sempre
sapidi. Bizzarri anche, strani, ma sempre realisti. Di una scrittura gradevole,
piena di colori e odori, ogni immagine un quadro composito. Semplice, senza
preziosismi: di linguaggio ricco ma di costrutti semplici. Racconti ordinari e scintillanti.
Di prima del diluvio, quando uno scrittore, uno maschio, poteva e sapeva entrare
nel mondo femminile, specie quello complesso della prima giovinezza. Temi anche
di mondi desueti. Il ragazzo che fa la realtà. Il ragazzo povero che non sa di
esserlo e illumina il vicolo. La pietà religiosa. La fantasia infantile. I
turbamenti adolescenziali. Il ricco sempre bislacco.
Corrado
Alvaro, La moglie e i quaranta racconti,
Bompiani, pp. 499 pp.vv.
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