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Nostalgia del Pci
Ma c’era una volta il partito
Comunista in Italia? E cosa faceva? L’ennesimo film (prima o dopo Moretti?) di
ex Pci che un po’ si consolano e un po’ si negano.
Neri Marcoré, militante Pci, al funerale di Berlinguer
nel 1984 è vittima di un incidente e resta in coma per 31 anni. Quando si
risveglia, non si raccapezza. Le inevitabili gags però non divertono. Forse non c’è abbastanza distacco.
Veltroni, un comunista puro e duro da ragazzo
(dirigeva la proscrizione dei giornalisti), è stato il primo allo scioglimento
del Pci a proclamarsi non comunista e anzi buon cristiano, con pellegrinaggi a
Dossetti, La Pira e tutti gli altri santi. Fino a fondare nel 2006 il Pd, come partito
delle anime buone – benché del compromesso, anche se storico.
Un film nostalgico. E non si
capisce di che, se il partito della nostalgia si è sciolto quando si è sciolta
l’Unione Sovietica. Dopo aver fatto molti danni, soprattutto a Roma – ma anche
in Centro Italia (Bologna e Ancona si governavano bene anche col papa, Firenze comunista
dopo La Pira è stata un abominio di rendite urbane – il Pci ha avuto un ruolo,
benefico, da Napoli in giù, ma presto ci aveva rinunciato). Il settarismo, per
quanto buonista, è indefettibile.
Walter Veltroni, Quando, Sky Cinema Uno
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