domenica 3 settembre 2023

Ombre - 683

Il Superbonus costa ora 100 miliardi. Di giorno in giorno si allarga il buco aperto nei conti pubblici dalla finanza allegra di due governi molto rispettati, Conte e Draghi. Tra Superbonus e Reddito di cittadinanza avremo due-tre anni di ristrettezze gravi nella spesa per la sanità, la scuola, le infrastrutture. Ma niente scalfisce il. mito. Perché è un (ultimo?) residuo della sinistra, intesa come sbadataggine?
 
Si è tenuta a Scilla e Villa San Giovanni in Calabria una convention dei Conservatori e Riformisti Europei, il raggruppamento che Giorgia Meloni presiede. Il “Quotidiano di Calabria”, senza dire di che si tratta, la fa criticare oggi, con  un’intervista, dal segretario del Pd a Villa. La convention aveva per tema “Se cresce il Sud cresce l’Europa”.
 
Capita di seguire Napoli-Lazio al ristorante, quindi senza audio. E di vedere due reti bellissime, non contestate dai napoletani, annullate ai laziali per “millimetri”: sembra una comica, i gesti del’arbitro, le espressioni dei giocatori, muti. Il fuorigioco di millimetri è una scemenza, bisogna non avere mai giocato a calcio o semplicemente corso in vita propria. Ma questo calcio avvocatesco è ributtante: la professione giudiziaria è la più abietta in questo momento in Italia, ma tutto è “giudiziario”. Si direbbe una società bacata.
 
Sergio Rizzo spiega profusamente su “L’Espresso” (“Così i giudici amministrativi hanno trovato il modo di garantirsi ricchi incarichi extra”) come i magistrati contabili (Corte dei Conti) e amministrativi (Consiglio di Stato) si sono reintrodotti surrettiziamente la giustizia privata dei lucrosissimi arbitrati, da qualche anno proibita per legge – la “giustizia ordinaria” è lenta, nei processi con molti soldi è meglio ricorrere a un accordo privato, mediato da un Gran Giudice. Il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti, che si penserebbero – e loro stessi s’impancano a – supremi organi di diritto, come bande in realtà di affaristi.
 
Amato non dice  nulla, sulla strage Itavia nel 1980, che già non si sapesse, come Parigi può obiettare, quindi è solo la scelta di “la Repubblica” di spararla grossa. La novità è in un particolare, sgradevole: dare a Craxi la colpa se il missile contro Gheddafi finì per abbattere l’aereo di linea. Chi era Craxi nel 1980 per sapere che la Nato preparava un agguato a Gheddafi? E come fece ad avvertirlo, all’insaputa del governo italiano e dei servizi Nato? Amato è sempre stato guardato con sospetto nel Psi, probabilmente lo conoscevano. Dal testo della intervista sembra pure che nel 1980 fosse intimo di Craxi, una sorta di segretario, mentre era anti-craxiano.
 
Amato si mostra anche singolarmente – avendo studiato anche negli Stati Uniti – digiuno di politica internazionale. Craxi certamente non confondeva l’Olp con Gheddafi. Come Amato fa, nel 2023, ex presidente della Corte Costituzionale - ci sono arabi e arabi.
 
“Superbonus edilizio. Calo di gettito complessivo per lo Stato pari a 74 miliardi”. Elly Schlein: “Non hanno soldi per mantenere le promesse”. Ma Schlein ci è o ci fa?
 
500 manifestanti a Napoli per il Reddito di cittadinanza e contro il governo sono molti o sono pochi? Abbastanza per farci due pagine di giornale. Ma allora anche i giornalisti beneficiano del Reddito di cittadinanza, una grillata delle più bestiali?
 
Nel fondo pagina  sperduto cui è confinata la sua rubrica di politica internazionale, il lunedì, giorno dello sport, Sergio Romano scrive: “L’America, la democrazia militare che guida il mondo libero”. Detto quasi al confessionale, è una cosa di cui vergognarsi?
 
Si ride di Mancini cattolico professo, devoto di Medjugorie, dove va spesso, delle apparizioni della Madonna, che va in Arabia Saudita, uno dei paesi più arretrati in materia di leggi, per dare una mano a imporsi fra i paesi “liberi” (occidentali), ad avere una patente di “normalità”, anche se è tutto il contrario. In effetti, la cosa è ridicola come sembra: un Paese non diventa calcistico solo perché il padrone lo vuole, il padrone non può allevare undici campioni e qualificarsi per il Mondiale - può comprarli ma non allevarli. Ma forse, più che altro, bisognerebbe non invecchiare. Perché: che se ne fa Mancini di tutti i soldi che l’Arabia Saudita gli pagherà?
 

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