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domenica 10 settembre 2023

Ombre - 684

Il “Corriere della sera” pubblica in testata i messaggi di solidarietà al Marocco di Macron, di Scholz, e di Blinken (si vede che Biden se ne è dimenticato). Niente di Mattarella o Meloni. Provincialismo? Sì. Ma anche stupidità?
 
650 milioni ai procuratori del calcio nel 2023, una cifra enorme, di 200 milioni superiore al 2022. Solo per trattare il prezzo del cartellino, il valore del calciatore alla compravendita. Il 10 per cento di tutto il “valore” delle compravendite di calciatori nella stagione. Difficile non pensare che le direzioni sportive dei club che questo business favoriscono non ne siano parte, a Parigi, in Inghilterra e altrove.
   
È in Inghilterra, calcio degli sceicchi, che più di tutti si spende per i procuratori - in realtà mediatori (i procuratori veri fanno la parte umile, scrivono i contratti, i codicilli, le clausole). Poi, quest’anno, in Arabia Saudita, da sempre paradiso dei mediatori d’affari – un tempo si pagavano anche in oro, non remoto.
 
Abigail Disney, l’ereditiera supermiliardaria americana che vuole i ricchi tassati, “magnifica traditrice” per “Il Venerdì di Repubblica” che la magnifica, ce l’ha con Elon Musk. Ma solo per i razzi: “Non ho niente contro le gigantesche aspirazioni di Musk. Ma avete visto la forma fallocratica dei suoi razzi?”, chiede. Li voleva concavi? 
 
Si può dire la guerra in Ucraina l’ultima, ennesima, guerra fra cristiani: l’Europa e la cristianità si affossano insieme. Con la nomina del nuovo titolare della Difesa, l’Ucraina è difesa da un presidente ebreo e da un ministro della guerra mussulmano.
 
Ora si capisce la missione del papa in Mongolia: per parlare da vicino alla Cina. Il papa è convinto che Xi si può convertire, con la buona parola? Un buon uomo, di buone intenzioni?
 
Una seconda missione via Mongolia è possibile: la conferenza stampa al ritorno, in un viaggio lugo mezza giornata. L’aereo papale viaggia con i giornalisti.
 
Questa è una buona cosa: non ci sono altre occasioni per la gita a Chiasso dei giornalisti. Che pure sarebbe necessaria. Solo che quelli del papa sembrano di sacrestia: sanno poco o nulla del paese che vanno a visitare e comunque non gli interessa, devono solo fare la domandina alla conferenza stampa di ritorno, che hanno rimuginato per qualche giorno. E hanno ragione di lamentare il carico di lavoro: venti ore, o ventiquattro, di volo sono tante, senza contare i cambiamenti di fuso orario, per fare una domandina al papa.
 
Vannacci spia dei russi, questa è bella. Perché no? Solo lui? Perché ha detto la verità sui proiettili a grappolo, e a uranio? Ma è tutto qui quello che sanno i servizi di intelligence? Che costano tanto.
 
A proposito di Vannacci, che ne denunziò l’uso nelle guerre ex jugoslave, non si dice che gli Stati Uniti forniscono all’Ucraina soprattutto bombe a grappolo e proiettili a uranio impoverito. Cioè armi di difesa d’attacco, e antiuomo.
È singolare anche che fra i cento e più statì che ritengono queste proiettili illegali non ci siano, oltre gli Stati Unitil, né l’Ucraina né la Russia.
 
La Cassazione dice che il processo della Procura di Torino alla Juventus non si poteva fare, e semmai va rifatto, se la Procura di Roma lo ritiene fondato. Ma intanto il presidente del calcio Gravina e il suo giudice sportivo Chiné hanno condannato lo stesso club a una penale di svariati milioni – di decine di milioni. Ora, il calcio non è una cosa seria – Gravina? Chiné? entrambi poi al guinzaglio di Lotito… Ma i giudici di Torino, che dell’inchiesta hanno fatto mercimonio, tra illazioni, anticipazioni, indiscrezioni, pilotate? 
 
E dunque la Ue è il secondo maggiore importatore di gas russo, dopo la Cina. In forma liquefatta. Non è un segreto, ne dà notizia il “Financial Ties” sulle cifre uffciiali . E non è opera di Stati un po’ canaglia, tipo l’Ungheria: la Ue importa il gas liquefatto russo. Dopo aver bloccato con le sanzioni e interrotto con i sabotaggi le importazioni via tubo. Molto meno care. Le sanzioni si sa che costano di più ai sanzionatori che ai sanzionati, ma qui sembra che ci sia un mercato, che la Ue abbia favorito una borsa nera del gas.
 
L’ex ministro del Tesoro Gualtieri, ora sindaco di Roma, che ha lanciato il Superbonus, si difende dicendo: l’ultima finanziaria “da me varata, a fine 2020, prevedeva un debito al 151,1 per cento del pil. Oggi siamo al142,1, quasi dieci punti in meno”. No, Gualtieri ministro, l gennaio 2019, eredita un debito pari al 134,4 per cento. Nei due anni in cui è stato ministro il debito è salito al 155 per cento – esattamente al 154,8 per cento del pil. È disceso di dieci punti nei due anni successivi, dei governi Draghi e Meloni.

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