Se il giudice è irresponsabile
Si prenda per un attimo il calcio
sul serio. La Cassazioe dice che un certo processo a una squadra di calcio, la
Juventus, intentato a Torino, con tanto di condanna “morale” col semplice rinvio
a giudizio, non esiste. È stata fatta erroneamente,Torino non ne aveva la competenza.
Semmai andrà rifatta in altra sede – a Roma. L’istrittoria torinese intanto ha
azionato, oltre la condanna “morale”, il sospetto resta, una pesante condanna
del cosidetto tribunale sportivo, che ha valso al club incriminato la perdita
di 50-80 milioni – un bilancio.
Del tribunale sperotivo è inutile
parlare – si sa, sono ammucchiate di politicanteria romana. Della Cassazione
no, invece bisogna parlarne: la sentenza è importante e perfino incredibile. Sia
per quanto è successo prima della sentenza, sia per quanto dovrebbe ma non
succede dopo. Una Procura che non aveva titolo, di tifosi di una squadra rivale
di quella incriminata, supportata e forse azionata da una sollecita Guardia di
Finanza (di cui però non si può parlare), s’inventa un’istruttoria su cui non aveva competenza, e
promuove un giudizio – assortito da accorti annunci e preannunci, indiscrezioni,
anticipazioni, da parte degli inquirenti - con condanna preliminare, senza cioè
nessuna sentenza. Ma questa Procura non viene sanzionata in nessun modo – della
Finanza nom si può dire, non si sa.
La giustizia è al di sopra della
legge? O anche questo non si può dire – la giustizia fa capo a Mattarella, e il
capo dello Stato è intoccabile? Perché nessuno lo dice – a parte l’infaticabile
Alessandro Barbano, che con Zazzaroni fa il “Corriere dello Sport”.
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