Bulli e stupri a scuola
La preside convoca i genitori
di tre ragazzi che hanno bullizzato e poi violentato una compagna tredicenne. Li
convoca nella palestra vecchia e sporca della scuola dove le violenze si sono consummate.
Lo sconcerto dei genitori si dirige contro la ragazza, e contro la preside. Che
nel tentativo di evitare il contatto fisico con I genitori s’inerpica sulla vecchia
pertica, cade e muore. I genitori sollevati cancellano l’unica testimonianza
esistente delle violenze, dal cellulare della preside, e si accordano per
evitare incriminazioni per la morte della preside.
Un racconto “civile”, proiettato
alla Festa del Cinema a Roma un anno fa, su un tipo di violenza adolescenziale
sempre più ricorrente. Quasi didascalico. Specie sulle responsabilità delle
famiglie, dei genitori, in questo tipo di comportamenti.
Un film civile. Sceneggiato dai fratelli D’Inocenzo,
esperti di periferie. Ma il film riprende il dramma di Giorgio Scianna, “La
palestra”, con scenografia, tempi e gestualità teatrali. L’impegno di Santamaria,
con Rubini e Finocchiaro, dà un po’ di spessore al dramma, che però non va
oltre il fatto di cronaca.
Stefano
Cipani, Educazione fisica, Sky
Cinema
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