Il prezzo internazionale del gas
non aumenta da un anno, e anzi tende al ribasso. Ma l’Enel comunica un rincaro della fornitura di gas dall’1 gennaio 2024, nell’ “ambito territoriale A 5 –
Zona centro-sud (occidentale)”, del 28 per cento per chi ha solo la cucina a gas,
del 25 per cento per chi ha con la cucina una caldaia da riscaldamento/scaldacqua. Non c’è di meglio con altri operatori.
Il prezzo della “materia prima
gas” previsto da Enel è di 61 centesimi al metro cubo (tasse escluse), cioè quello
che già si paga. L’aumento è del “corrispettivo di commercializzazione e
vendita”, cioè di quanto il venditore di gas può guadagnare, e da una “quota
vendita al dettaglio”, che rincara la bolletta in proporzione all’aumento dei
consumi.
Perché la bolletta è progressiva?
La progressività delle tasse si giustifica col criterio costituzionale dell’uguaglianza.
Quella sui consumi è un regalo alla vendita?
Entrambi gli aumenti, del
“corrispettivo” e della “quota vendita”, sono definiti dall’Arera, Autorità di
Regolazione per Energia, Reti ed Ambiente. Un’Autorità pubblica che lavora per i
i privati, le industrie? L’inflazione imposta dal governo?
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