Miseria del giornalismo politico
È
ridicolo ma triste il balletto mediatico attorno allo “scandalo Striscia” o
“scandalo Giambruno”, il compagno di Meloni ora ripudiato. Se Marina Berlusconi,
o suo fratello Silvio jr., per interposto Ricci, editor di “Strisca la notizia”,
abbiano voluto insultare, indebolire, sputtanare il governo. Triste perché non
è un caso, l’informazione politica è da anni ridotta al gossip. Più triste ancora perché i politici ballano solo a questa
musica: quando i media pettegolano loro ci credono e si mobilitano. Il voto non
conta, il governo nemmeno, i fatti internazionali neanche a parlarne – la guerra?
c’è un guerra? e che vogliono?
Più
triste ancora che la stessa Meloni, che sembrava avere infine il piglio
dell’uomo (donna?) di Stato, una che conosce le carte sa trattare con i grande
del mondo, non fa resistenza (non si tiene privato il rivato) ma sembra
adagiata, anzi sdraiata sulle scemenze – triste, in lacrime, nervosa, come la
vogliono i i macinatori del gossip.
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