martedì 17 ottobre 2023

Se la migliore Europa è l’America

“Siamo alla vigilia di decisioni per sostenere la ripresa europea”, la ripresa economica, “incluso il lavoro in corso per la riforma del patto di stabilità. Spero che l’accordo finale, incentivando livelli di debito sostenibili, permetta anche di perseguire investimenti favorevoli alla crescita” - Janet Yellen, ministro del Tesoro americano, ospite ieri del’Eurogruppo, il consiglio europeo informale dei paesi dell’euro sulle questioni monetarie.
Un monito non da poco, anche perché Yellen viene dalla presidenza della banca centrale americana, il sistema della Federal Reserve, quindi sa di che parla. Confinato in Italia nelle brevi, mentre è, tragicamente, una grande verità buttata nella palude che da qualche anno è la politica europea. Ridotta alle tattiche mercantilistiche (nazionalistiche) di Francia e Germania, dei Sarkozy, gli Hollande, lo stesso Macron, e della cancelliera Merkel, che ha ridotto la Germania da grande potenza  in petto a paese di secondo e terzordine (nelleconomia, nella guerra, nella globalizzazione, nella stessa Europa).
Yellen riporta alla memoria il ministro del Tesoro di Obama nei primi anni 2010, Geithner. Quello che per primo salvò leuro, prima di Draghi, opponendosi allo strangolamento dellItalia divisato da Sarkozy con Merkel – con Merkel che, notoriamente, disprezzava Sarkozy.
Gli Stati Uniti conducono da decenni, dal crollo della Unione Sovietica, una politica di contenimento della temuta Fortezza Europa
, ma non al punto da volerla esangue.

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